Porto, Testa dice basta: il DDT sta nella politica e tra le istituzioni


Pescara – (G.Col.) – Diffusa stasera una nota di Guerino Testa, commissario per il porto, che esprime tutto il disagio e la stanchezza accumulati in mesi di inutile, assurda lotta per sbloccare il dragaggio del porto, fermo da mesi. Prima di Testa, rabbia e disagio li hanno espressi tutti coloro che assistono a bocca aperta per lo stupore al declino economico della città e alla fine del suo porto canale, senza che nessuno sappia spiegare perchè e per colpa di chi. E soprattutto provvedere.
Semplicemente, Pescara agonizza e i papaveri della politica tacciono, sproloquiano, glissano, si nascondono: nessuno che abbia gli attributi per gridare allo scandalo e strappare una soluzione alla mortale guazza burocratica che domina la scena. Una storia incredibile, che in Abruzzo può fare il paio solo con quella della metropolitana aquilana, pozzo di milioni sprecati, opera cominciata e mai finita. L’Abruzzo annaspa tra vicenda da profondo sud che lasciano senza parole, in una inettiduine politica e gestionale da terzo mondo.
Testa scrive a tutti, a Roma, a Pescara, invoca tutti i parlamentari, e chiama alla responsabilità tutte le autorità, dal sindaco alla Regione. Dice: a rivolvere il problema ci ho provato con tutte le forze, senza riuscirci. Tutto è affondato come una pietra nei fondali sabbiosi e avvelenati del porto. Non si risolve il problema del DDT e non si risolverà mai. Non si ottengono i risultati delle analisi. Dica la politica se l’ARTA può continuare a farne altre, oppure no. Dica qualcosa comunque.
Ma soprattutto spieghi la politica a tutti i livelli come se ne esce, e quando. Pescara non merita, come maggiore città abruzzese e come porto, una sorte simile. Ci volevano i cervelloni di questi anni 2000 per ridurla alle corde, tanto da vergognarsi e assistere impotente alla rovina economica, alla distruzione della sua immagine di città dinamica, vitale, orientata verso il futuro.
Naturalmente la lettera di Testa, fatta pervenire alla stampa in formato non riproducibile, usa un altro linguaggio, meno calcato anche se molto deciso. Ma la sostanza non cambia. Il DDT a Pescara e altrove non sta nel porto canale, ma nei palazzi.


20 Marzo 2012

Categoria : Cronaca
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