Il Centro ENI? “Fatelo da noi”


Barisciano – 15 ETTARI PRONTI PER UN INSEDIAMENTO SOSTENIBILE – L’Aquila è riuscita a perdere – come è nella peggiore delle sue tradizioni storico-politiche-istituzionali – il Centro ricerche dell’ENI, che avrebbe portato soldi, prestigio scientifico e occupazione? C’è chi nel territorio si offre di ospitarlo, e c’è davvero da pensarci su. La sparizione del Centro ENI dagli orizzonti aquilani è una delle storie desolanti che si ripetono in città, tra inerzie, incapacità, perdite di tempo, tentativi di fare affari. C’è Barisciano pronta a offrirsi.
L’associazione no profit CROGIUOLO onlus con sede in Barisciano “invita l’Amministratore delegato dell’ENI Paolo Scarone ad optare per una ubicazione alternativa del Centro di Ricerca ENI. Un centro che da tre anni l’ENI sta tentando, senza successo, di realizzare all’Aquila” dice una nota.
“L’Associazione è pronta a mettere nella disponibilità del progetto un’area di oltre 15 ettari a patto che l’iniziativa ENI sia connotata da criteri di sviluppo sostenibile, uso di energie alternative e svolga promozione all’utilizzo più intelligente delle risorse energetiche attualmente impiegate.
Se il progetto ENI è in grado di assecondare anche gli scopi ed obiettivi statutari del CROGIUOLO onlus la sinergia tra i due enti non potrà che essere proficua e portare significative ricadute su un territorio danneggiato dal sisma inteso nell’accezione più ampia e non come il solo comune di L’Aquila. Un’ubicazione alternativa che sancirebbe la consapevolezza nei vari attori che l’Aquila è “città territorio” e che quindi le iniziative occorre siano disseminate in un’area più ampia possibile”.


01 Luglio 2012

Categoria : Cronaca
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