Consiglio comunale… in out sourcing


Barisciano – (di Walter Salvatore, consigliere comunale) – (Immagine: lo stemma di Barisciano) – Se dovesse essere confermata la norma che prevede le dimissioni per quel consigliere che ricopre anche il ruolo di Presidente o Amministratore di Condominio allora occorrerà necessariamente estenderla anche a quei consiglieri che si troveranno in una identica situazione di conflitto d’interessi, così come previsto dal testo unico degli enti locali, laddove si prevede che “gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”.
La legge è estremamente chiara in merito e non abbisogna di interpretazioni ulteriori e, ad onor del vero, neanche aveva bisogno di essere integrata dalla modifica ipocritamente etica proposta dai nostri rappresentanti politici.
L’effetto immediato di questa ottusa visione dell’incompatibilità sarà il completo svuotamento dei Consigli Comunali a cui potranno far parte solamente consiglieri o faccendieri che vengono da fuori cratere, magari da Milano, Roma oppure residenti all’estero e che comunque non hanno alcun interesse (nel senso costruttivo della parola) nella ricostruzione e che quindi si trovano ad anni luce dalla comprensione dei problemi reali.
I ns. illuminati rappresentanti, come al solito senza rendersene conto, stanno operandosi per attuare la “esternalizzazione” del governo dei comuni ed è certo che questi, una volta sfilati dalle mani dei politicanti locali, avranno finalmente la possibilità di cogliere a pieno tutte quelle occasioni di sviluppo che fino ad oggi sono state impedite da una evidente visione miope dei reali bisogni della popolazione.
L’alternativa all’outsourcing rimane la proposta fatta recentemente al Prefetto dell’Aquila per risolvere la questione del discutibile se non sanzionabile modo di governare il Comune di Barisciano: trasformare l’Ente Comune in Ditta Individuale oppure, sussistendone le condizioni, in Impresa Familiare.
In entrambi i casi si tratterebbe di una decisione coraggiosa quanto innovativa che dimostrerebbe, da parte delle istituzioni apicali, coerenza nell’assecondare i cambiamenti in corso nella società civile.


22 Luglio 2012

Categoria : Cronaca
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