L’Aquila – Stasera ad alcuni organi di stampa è giunto un comunicato dell’INPS, istituto di previdenza, che “ricorda come la cassa integrazione nell’area terremotata è stata prorogata fino al 31 dicembre”. Riassumiamo il comunicato, che non possiamo leggere perchè non lo abbiamo ricevuto. Ma è ugualmente utile ricordare, a nome di migliaia di lavoratori, che la cassa integrazione, caro INPS, finora sono davvero in tanti ad aspettarla non essendo stati ancora pagati gli importi maturati. Che senso ha ripetere (perchè era già noto) che c’è la proroga, ma non dire nulla di quando avverranno i pagamenti dovuti e in forte ritardo? Inoltre molti lavoratori ci fanno sapere che l’INPS, evidentemente lontano dalla realtà, continua ad inviare comunicazioni ai propri “assistiti” tramite carta, busta e francobollo: come se le poste funzionassero e se la corrispondenza potesse raggiungere i destinatari.
Meglio av rebbe fatto l’INPS, imitando altri uffici forse un po’ più riflessivi, a procurarsi i numeri dei telefoni cellulari delle persone o a pubblicare a pagamento sui mass media (tutti, non quelli amici o scelti chi sa da chi) le proprie comunicazioni specie quando riguardano scadenze e adempimenti. E’ chiedere troppo all’INPS tentare di stare al passo con i tempi in una situazione tanto difficile come quella del cratere sismico?