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Dati sull’occupazione nel rapporto Istat: la più alta dal 1977 – Subito provvedimenti dal Governo

28 febbraio 2014 @ 17:24 Categoria: Cronaca

[1](a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista).Che il clima di sfiducia stia erodendo gli italiani, la politica sembra averlo compreso, tanto che il Premier Matteo Renzi punta il dito ancora una volta sulla difficile situazione lavorativa nel nostro Paese, comunicando le sue intenzioni su Twitter: «La disoccupazione è al 12,9% – ha commentato il premier Matteo Renzi su Twitter – cifra allucinante, la più alta da 35 anni. Ecco perché il primo provvedimento sarà il Jobsact. #lavoltabuona». A spronare il Governo affinchè si passi dagli annunci ai fatti, ha rincarato la dose la Cisl, auspicando che «deve varare un piano di interventi urgenti per la crescita, lo sviluppo e il lavoro». Infatti a parere della Cgil, gli elementi diffusi dall’istat «sono dati drammatici che confermano l’assoluta urgenza di un `Piano del Lavoro´ che si occupi di creare nuova occupazione piuttosto che mettere mano, ancora una volta, alle regole». Anche la Confcommercio non è da meno, rilevando che il 2014 è iniziato all’insegna di dati che «lasciano poco spazio per immaginare un rafforzamento dei recenti timidi segnali di miglioramento avvertiti su alcuni indicatori di fiducia», per cui – continua Confcommercio – «senza un’azione semplice e immediata in termini di riduzione del carico fiscale su famiglie e imprese, riguardante le prime due aliquote dell’Irpef, presto anche il clima di fiducia degli operatori tornerà in campo negativo». È quindi allarme lavoro e partendo da quanto rileva l’Istat, il tasso di disoccupazione si è portato a gennaio al 12,9%, un record assoluto partendo dal 1977, tanto che tornando indietro al 2008, data d’inizio della crisi, sul “campo” l’Italia vanta un altro record negativo, con ben 984mila occupati in meno. Così, scartabellando i dati, i disoccupati passano a 3 milioni 293 mila, 260mila in più se paragonati a quelli di gennaio 2013 (+8,6%), 60mila in più di dicembre (+1,9%), evidenziando un tasso di disoccupazione aumentato di 0,2 punti percentuali facendo riferimento al mese precedente, di 1,1 punti rispetto a 12 mesi. Le cose appaiono ancora peggiori per i giovani tra i 15 e i 24 anni: 690 mila sono senza un lavoro, con un tasso salito dal 41,7% al 42,4%, mentre gli occupati sono 937 mila, anche se in calo dello 0,7% rispetto al mese precedente con 7000 giovani lavoratori in meno, del 9,4% sull’intero anno, che tradotto significa 97.000 unità in meno. Gli occupati complessivi ammontano a 22 milioni e 259 mila, dato senza variazioni rispetto a dicembre, in diminuzione dell’1,5% su base annua con 330 mila lavoratori inoccupati. Per quanto riguarda le donne le cose non vanno meglio, con un calo dello 0,2% su base mensile, più sostanziale se rapportato all’anno (-1,1%), mentre per gli uomini è del 1,7%.


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