Porto, troppi errori di gestione


Pescara – SCRIVE LA CONFCOMMERCIO DI PESCARA – (di S.L.) – La Confcommercio di Pescara interviene per denunciare la situazione critica in cui versa nuovamente il Porto di Pescara a soli venti giorni dalla fine dei lavori di dragaggio. E’ evidente che ci sono stati notevoli errori nella gestione dell’emergenza Porto se è bastata l’acqua piovana di qualche giorno fa per rendere di nuovo inagibile l’avanporto di Pescara. Infatti da tre giorni la nave Galatea, che doveva scaricare idrocarburi presso il Molo di Levante, è impossibilitata ad entrare ed è ferma in rada a circa un miglio e mezzo dalla costa. Tanti soldi spesi male, oltre tredici milioni di euro per l’ultimo dragaggio, quando sarebbe bastato attuare il primo lotto del Piano Regolatore Portuale, che sarebbe costato circa dieci milioni di euro, per risolvere contemporaneamente e definitivamente il problema del dragaggio e della navigabilità del Porto. Eppure già tre anni fa il Governatore Chiodi aveva annunciato di avere pronta la somma per dare attuazione a tale progetto che prevedeva l’apertura della diga foranea e quindi la possibilità di far defluire le acque del Pescara al largo evitando il ristagno e il deposito di fanghi ed altro materiale sul fondo del Porto Canale. La verità è che in questi anni abbiamo visto tanti annunci ma pochi fatti concreti. Sarebbe stato sufficiente attuare tre o quattro punti importanti, fra cui quello relativo al Piano Regolatore Portuale, per traguardare fatti concreti anziché lasciare tanti ed inutili segni di Zorro di nessuna utilità.


23 Aprile 2014

Categoria : Cronaca
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