Abruzzo, 2 miliardi in sette anni


L’Aquila – ARRIVERANNO ENTRO IL 2020 – ED E’ SUBITO BURRASCA POLITICA CON I GRILLINI INFURIATI – (di G.Col.) – (Foto: il neopresidente del c.regionale Di Pangrazio e Sara Marcozzi del M5S) – Il governo D’Alfonso molla gli ormeggi, tira a bordo l’ancora e si stacca lentamente dal ricovero portuale… che non è neppure simbolicamente quello di Pescara, che resta insabbiato e semi-inservibile. Un lascito penoso della politica mandata all’ospizio degli elettori.
La navicella D’Alfonso era oggi capitanata, in conferenza stampa programmatica, dal vice Lolli, da D’Alessandro, dalla Sclocco. Hanno parlato di programmazione su solidi pilastri: niente di più resistente di due miliardoni di euro che saranno versati all’Abruzzo dalla stitica cornucopia europea tra oggi e il 2020. Tra fondi europei e fondi italiani, di tanto si tratta.
Stringatamente per non addormentare i lettori tra paroloni e tecnicismi, diciamo che serviranno per le imprese, l’occupazione (e per cos’altro, sennò?), ricerca, sviluppo, innovazione, digitale, una cosa astrusa che si chiama intrusione sociale (certe frasi piacciono ai politici che dicendole sembrano tuttologi preparati in tutto lo scibile umano), strategie per le aree interne e lo sviluppo integrato.
Un bel cesto natalizio prima del tempo, e anche una bomoletta di ossigeno subito, visto che gli ultimi dati ISTAT sono la solita doccia fredda: ripresa asmatica, minima, affannosa, occupazione senza respiro. Insomma, andiamo male, ma male assai… Mentre il resto d’Europa, Spagna compresa, rialza la testa.
LA LITE IMMEDIATA – Noi, in Abruzzo, per non farci mancare niente, mettiamo subito nella minestra regionale il pepe della polemica. I grillini, tenuti fuori da tutti gli organismi, reclamano a gran voce la commissione di vigilanza. “Consona al nostro carattere” dice Sara Marcozzi “e ricordatevi che incarichi all’opposizione bisogna darne”. Ma la commissione è oggetto del desiderio anche dell’altra opposizione, quella discendente dalle macerie del PdL di una volta. La rappresenta l’accigliato Febbo che non ha perso tempo nel mandare all’altro paese i caporioni del centrodestra, da archiviare come i generali che perdono le battaglie o gli allenatori di calcio. Solo che questi ultimi, dignitosi, si dimettono. In politica non accade.
Anche loro, i centrodestrini, come il M5S vorrebbero vigilare, e ognuno urla che l’incarico spetta a lui. Per l’equilibrio giusto e saggio è il neo presidente del consiglio Di Pangrazio.
Ma per ora i grillini strepitano e alzano i toni. Dicono di essere forza politica consistente molto di più degli ectoplasmi dell’ex Pdl o come diavolo si chioamano oggi.
Sarà procella fin dalla prossima seduta del consiglio: i bollettini meteo-emiciclani prevedono burrasca in arrivo.
La maggioranza iperblindata è serafica: “Se ci azzeccano come quelli della tv siamo a posto…”.

PIETRUCCI – “Il primo Consiglio Regionale della decima Legislatura ha visto un fatto eccezionale: oltre alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni vi era quella, massiccia, di un folto pubblico, cosa che ha richiesto la sistemazione di sedie all’esterno dell’Aula”. E’ quanto rileva il Consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci. “Il segnale di un’attenzione e di un’aspettativa che non possiamo deludere – continua – sono d’accordo con il Vice Presidente della Giunta Giovanni Lolli riguardo alla responsabilità, enorme, che dobbiamo sentire, proprio in forza del consenso registrato e della grande partecipazione degli aquilani e degli abruzzesi a qualcosa che, a causa dell’inerzia della precedente Giunta, era percepito come distante e vissuto con rassegnata indifferenza. Il segnale del cambiamento è tutto nel discorso programmatico del Presidente Luciano D’Alfonso. Zero demagogia, pragmatismo e imperativo a volare alto, a pensare in grande. Per il nostro territorio vuol dire poter finalmente raggiungere l’obiettivo di una infrastrutturazione che consenta una mobilità veloce tra L’Aquila e Pescara, riducendo i tempi di percorrenza. Un obiettivo strategico, come ha detto il presidente, da ‘progettare, cantierare e inaugurare’. Un obiettivo perseguibile con la realizzazione di collegamenti ferroviari e con il potenziamento di quelli viari, vale a dire con l’ampliamento e il completamento della statale 17, come più volte abbiamo auspicato. D’Alfonso, finalmente, ha anche parlato di sviluppo, legandolo non solo alle attività produttive ma anche alla cultura, la Cenerentola della Giunta Chiodi, del turismo, dell’Università e dell’ambiente. Risorse che sono nel dna della nostra regione e sulle quali, negli anni, abbiamo sempre chiesto di puntare e di investire, attraverso progetti e programmi dedicati. Si direbbe che, dopo tanto parlare, è finalmente arrivato il momento di agire, dopo tanto immaginare è giunta finalmente l’ora del fare”.


01 Luglio 2014

Categoria : Politica
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