La montagna partorì il topolino: arriva Scoppola, sostituirà Fabrizio Magani


L’Aquila – La montagna ha partorito il topolino. No, non la persona, che è degna del massimo rispetto. Ma il suo ruolo: in Abruzzo dovrà svolgere… due lavori insieme!
Alti burocrati, ma soprattutto politici che contano nella capitale e vorrebbero continuare a farlo, magari nell’ombra, durante la ricostruzione nel cratere aquilano, hanno alla fine dovuto mollare. E così è arrivata la plurichiesta e strasollecitata nomina: Francesco Scoppola, foto, proveniente dall’Umbria, è il nuovo capo (ma ad interim, perché i grandi decisionisti romani potrebbero ripensarci) della Direzione Regionale dei beni culturali.
A gran voce lo volevano tutti, ma di più i costruttori che si strappavano i capelli dicendosi rovinati dalla mancata nomina. Bloccati, messi al muro da mancanza di firme e scartoffie pagatorie… Gente potente, evidentemente: le acque si sono mosse, il Mar Rosso si è nuovamente spalancato.
Scoppola dovrà sostituire Fabrizio Magani, indagato in una delle inchieste su presunti casi di corruzione nella ricostruzione ma non è tutto, perché Roma – anche con Renzi – è sempre capace di stupire chi davvero crede che lo Stato possa cambiare: Scoppola dovrà occuparsi anche della sovrintendenza archeologica dell’Abruzzo, a Chieti. Lavorerà dunque tra L’Aquila e Chieti, dividendosi in due probabilmente. Supponiamo ragionevolmente che non sia ubiquo.
Nessuno chieda come sia possibile che una regione ricca di beni monumentali, ambientali, paesaggisti e archeologici come l’Abruzzo sia senza dirigenti del settore da tanto tempo. Nel paese che ha la metà dei beni culturali di tutto il mondo, in cui però il mausoleo di Augusto imperatore ha aspettato 79 anni i restauri (e appena restaurato si è allegato ed è rimasto al buio…), accade che la pletora dei superdirigenti dagli stipendi d’oro non produca due funzionari, dopo mesi di attesa. Uno dovrà fare il lavoro di due, in una terra che deve essere ricostruita. No, non fate domande così imbarazzanti. Persino l’ipercinetico e loquace premier non saprebbe cosa rispondere.
E come tutti i politici nelle sue condizioni, non risponderebbe.
Italia indecifrabile e inaffondabile. Fino ad oggi, almeno.
Naturalmente massimo rispetto e apprezzamento per l’architetto Scoppola che, dicono alcuni giornali umbri, ha svolto un pregevole lavoro n nella vicina regione. Molti auguri dal nostro giornale, sperando che lo lascino lavorare. Sa, architetto, qui di umbro abbiamo poco, nel modo di agire e di comportarsi quando sono in ballo grandi interessi. Ma speriamo bene.


26 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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