Ecco il piccolo “day after tomorrow”


L’Aquila – PIOGGIA ESTESA, MA SOPRATTUTTO FREDDO REPENTINO – AGRICOLTURA, DANNI ENORMI, DICE LA COLDIRETTI -
(aggiornamento) – Nel pomeriggio, come era previsto, tempeste di vento, ancora più freddo, mare in tempesta, il cielo si è aperto e sono arrivate abbondanti ed estese precipitazioni, che in serata hanno cominciato a preoccupare per i soliti, eterni motivi: paura che i fiumi esondino e che dalle colline vengano giù frane, masse di fango, acqua. Rispetto alle ultime disastrose alluvioni, specie nel teramano, non è cambiata una virgola: gli stessi rischi di sempre, letti dei fiumi non drenati e non abbassati. Nelle mani di Giove Pluvio, come è da decenni. Dopo le 20, la pioggia ha smesso di cadere e si è alzato un forte vento. Mare molto mosso.
“Dal Centro Funzionale della Regione Abruzzo e conseguentemente all’allerta emessa nella giornata di ieri dal Dipartimento di Protezione Civile, passiamo da un avviso di criticita’ moderata a un avviso di elevata criticita’, che si manifestera’ dalla tarda serata di oggi e per le successive 24-30 ore, per rischio idrogeologico e idraulico localizzato anche nel bacino del Basso Pescara”. Lo comunica l’assessore comunale alla Protezione civile Enzo Del Vecchio”.
Le previsioni meteo parlavano di accentuato maltempo, e davano massime di 20 gradi anche a L’Aquila, dove invece ha fatto e fa davvero freddo. Il freddo che con il tramonto è diventato da autunno inoltrato. Secondo alcuni privati, a L’Aquila il termometro oggi non è salito oltre i 12 gradi nelle ore più “calde”… Altro che 20. E poi le nevicate, di cui nessuno ha parlato. Sarebbe bastato dire “possibili precipitazioni nevose in alta quota” e si sarebbe salvata la faccia, con l’attendibilità dei servizi meteo. Che invece sono soft, mielosi, vellutati…
La Protezione civile (quella nazionale, mentre quella abruzzese resta muta come un mascherone di fontana) si fa viva e fa sapere: “Vista l’evoluzione meteorologica che conferma le previsioni di precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio e temporale, su molte regioni del centro sud e in particolare sul medio e basso versante adriatico, è stata valutata, per oggi e domani, criticita’ rossa per rischio idraulico sull’Abruzzo meridionale. Per la giornata di oggi, la criticita’ valutata è invece arancione, per rischio idraulico e idrogeologico, su gran parte del centro-sud, dalle Marche fino alla Calabria, con la sola eccezione dei settori tirrenici laziali e di parte della Basilicata, indicati in criticita’ gialla. Il bollettino indica inoltre, sempre in criticita’ gialla, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna nonche’ i settori settentrionali delle due isole maggiori.
Giallo, arancione o di altro colore, oggi previsioni meteo rispettate, ed è arrivata la pioggia anche in Abruzzo. Alle 14 ancora senza gravi conseguenze, benchè diffusa e intensa. Se continuerà a piovere, tuttavia, preocupazioni e paura arriveranno subito: i corsi d’acqua e i fiumi minori si gonfieranno e trascieranno a valle sporcizia, fango, materiale capace di occludere varchi sotto i ponti e ingombrare le foci, oltre che si sporcare gli arenili.
Sulle cime oltre i 2.000 metri spolverate di neve, ma situazioni analoghe non sono davvero rare ad alta quota, e di nevicate “alte” anche in piena estate se ne ricordano diverse. Non è quella l’anomalia, quanto piuttosto il freddo da 15 gradi che ha colpito persino Pescara.
Tutto scontato, meno il freddo, che ovunque si è presentato all’improvviso, davvero esagerato rispetto alla stagione. Lo avevano detto gli specialisti: perderemo temperatura, fino a 10 gradi di meno. E’ stato proprio così. Ieri sera si poteva anche sudare per caldo e afa, oggi si battono i denti. A L’Aquila massima di 18 gradi a mezzogiorno, percepiti 14. Nel Teramano massima 18 gradi, percepiti 16.
Chi ha buona memoria e ama il cinema, non può non pensare al film “Day after tomorrow”, un freddo terribile e repentino che invade mezzo mondo e distrugge la civiltà. Un film di rilevante valore scientifico che avrebbe dovuto entrare nelle scuole e nelle università, invece è stato dimenticato, quasi cancellato.
Qualcosa di simile, anche se in misura molto inferiore, sembra essere accaduta oggi. Il nostro piccolo day after tomorrow, un assaggino, tanto per farci capire in quali critiche condizioni è ridotto il mondo. Naturalmente, la grande paura è per la vendemmia, appena cominciata qualche giorno fa, e già prevista molto ridimensionata rispetto all’anno scorso. Proprio a causa del maltempo. Se la pioggia sarà troppo violenta, o peggio se grandinerà, sanno problemi seri.
La stagione ha ghià il suo bilancio catastrofico, non solo nel turismo finito in pezzi. Tutti parlano, infatti, di alberghi e percentuali di assenze sulle spiagge, perchè spesso il giornalismo è piatto, copiativo e ripetitivo. C’è un altro settore, vitale, che prende batoste: l’agricoltura.
L’arrivo del ciclone ‘Elettra’ e’ solo “l’ultimo capitolo di un’estate pazza costata oltre il miliardo di euro per colpa del maltempo che ha sconvolto le attivita’ turistiche e quelle agricole ma ha anche cambiato le abitudini stagionali degli italiani”. E’ quanto stima la Coldiretti nel tracciare il primo bilancio dell’estate in occasione dall’arrivo della 26esima perturbazione nell’arco degli ultimi tre mesi.


01 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
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