Il miracolo di Collemaggio è… giallo


L’Aquila – L’ENI restituirà agli abruzzesi la basilica di Collemaggio, utilizzando ingenti risorse (oltre 12 milioni erogati dall’ente) e procedendo con regolarità e rispetto dei tempi lungo un preciso itinerario. Un miracolo che porta un colore dominante, il giallo dell’ente idrocarburi italiano. Meglio di così non poteva andare…
Il piano è stato presentato oggi in comune, presenti il sindaco Cialente e i dirigenti dell’ente petrolifero. Lavori conclusi, viene affermato, nel 2016. Tempi da ENI, come l’ente è abituato a lavorare in tutto il mondo, e non tempi da politica e das burocrazia. Basta guardare gli altri monumenti aquilani per… piangere: partendo dalle Anime Sante, o da San Massimo.
Liberarsi da politica e burocrazia è l’unica speranza.
Se tutto funzionerà a dovere, non vi saranno ritardi e i tempi saranno accettabili. Viene applicato – spiega l’AGI – un modello originale di collaborazione con la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici d’Abruzzo, per la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza. Le attivita’ tecnico – scientifiche sono state garantite da un gruppo di universita’ (Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Universita’ dell’Aquila) integrato da geologi e ingegneri Eni.
Tutto ciò potrebbe suscitare scetticismi e dubbi, visto che spesso lo zampino pubblico intriso di burocratismi e genetiche tendenze alla lentezza e a cavilli, porta solo danni, aumento di spesa, anni di inerzie. Stavolta, si spera, non sarà così.
Eni porta l’eccellenza del suo schema organizzativo, la qualita’ del suo sistema di gestione di progetti complessi e l’applicazione, in un ambito diverso, delle tecnologie piu’ avanzate utilizzate per l’attivita’ estrattiva. Con il progetto di restauro della Basilica di Collemaggio, Eni – che ha stanziato circa 12 milioni di euro – vuole restituire alla cultura italiana il monumento nella sua interezza rispettandone la sacralita’ e il significato storico.
Sono state realizzate indagini tecniche e ricerche storiche e sono state completate tutte le fasi della progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva). Attualmente sono iniziate le attivita’ per l’assegnazione dell’appalto all’impresa esecutrice e il progetto entra nella fase della costruzione vera e propria, il cui completamento e’ previsto entro fine 2016, o meglio “entro due anni dall’inizio dei lavori”. Come dire, se qualcuno infilerà il bastone tra le ruote, sarà responsabile dei ritardi.
La speranza è’ di poter fruire di una parte sicura dell’edificio fin dalla Perdonanza 2015. Per rispettare tutti i valori di cui e’ ricca la sasilica, che risale alo 1288, gli studi preliminari sull’intervento di recupero del monumento hanno preso in considerazione tutti gli aspetti di natura storica, culturale, strutturale e funzionale.
Inoltre e’ stata adottata una metodologia che limita gli interventi di restauro al minimo, lasciando inalterate, ove possibile, le parti originali dell’edificio. Per facilitare le attivita’ di indagine e misura, oltre che per gestire al meglio la costruzione e ottimizzare la manutenzione futura, e’ stato elaborato, mediante uno scanner, un modello digitale di estremo dettaglio a supporto di un vasto ed articolato database. La filosofia è: il massimo possibile della sicurezza e della resistenza dell’edificio ai terremoti. Il massimo rispetto della struttura com’era e come la vollero i suoi costruttori. In parte non noti, forse ispirati dai grandi costruttori di basiliche che giravano per l’Europa ed erigevano capolavori in Francia, Germania, Inghilterra.
Chiese alte e sottili, protese verso il cielo, talvolta capolavori anche di ingegneria oggi difficilmente riproducibili, se non usando acciaio a tonnellate.
La sicurezza antisismica totale, naturalmente, è impensabile. Ma molta sicurezza di più rispetto ad oggi, è realizzabile e lo sarà. Questo il target finale del progetto, ed è quello che occorre.


01 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.