Neanche davanti alla morte…


Pescara – LA POLITICA NON RIESCE A SVELENIRSI NEANCHE DAVANTI ALLA SCOMPARSA DI FORNAROLA – (di Stefano Leone) –
In una nota ufficiale, a firma dell’Assessore allo Sport Giuliano Diodati, giungono le “precisazioni in merito a notizie apparse sugli organi di informazione sulla tragica morte di Duilio Fornarola”. Per chi non lo ricordasse, Fornarola era lo sfortunato partecipante, che ha perso la vita durante la Maratona d’Annunziana di Pescara, di domenica scorsa 19 ottobre. “Leggiamo con stupore di presunte circostanze da chiarire da parte del Comune circa l’improvvisa e tragica scomparsa di Duilio Fornarola durante la Maratona Dannunziana che si è svolta domenica scorsa a Pescara. Ci stupisce molto il passaggio relativo alle “responsabilità” che ci vengono addebitate circa le unità di soccorso presenti alla gara, poiché si sostiene che il Comune avrebbe “affidato” il servizio di copertura ad una società particolare di volontari di Francavilla, la Abruzzo Ambulanze, il che non corrisponde assolutamente al vero. Ma partiamo dall’inizio. Il Comune di Pescara, da sempre, a prescindere dalle Amministrazioni in carica e per ogni manifestazione che si svolge sul suo territorio, riceve richieste da parte delle associazioni di patrocini o contributi all’evento, nel caso di specie dall’ASD Farnese Vini, motore della Maratona da 14 edizioni. In favore del progetto presentato da detto soggetto, il Comune di Pescara anche quest’anno, ha deliberato con un atto di Giunta: lo ha fatto con la delibera n. 661 in data 14 ottobre 2014, a seguito di una serie di attività propedeutiche alla migliore riuscita dell’evento che si è svolto 5 giorni dopo. Un iter identico a quello degli anni precedenti. Anzi, a dire il vero evaso con tre giorni di anticipo rispetto al 2013 perché all’epoca la delibera di giunta n.781 era del 18/10/2013 e l’evento si è svolto il 20 ottobre. Di più: tutti gli impegni assunti dalla delibera del 2014 verso la manifestazione sono esattamente gli stessi che il Comune ha assolto durante l’era Mascia, nessuno escluso. E in nessuna edizione, come in nessun caso simile, l’Ente è stato mai appaltante delle autorizzazioni agli organizzatori, men che meno per quanto riguarda l’assistenza sanitaria. Tant’è che uno degli ultimi punti di tutte le delibere sulla Maratona succedutesi negli anni (legislatura Mascia compresa), sottolinea che l’Amministrazione comunale è esonerata da ogni responsabilità di fatto e di diritto per danni a persone o a cose che dovessero verificarsi prima, durante e dopo la manifestazione, con la precisazione che qualsiasi problema organizzativo e responsabilità restano a carico del richiedente, esonerando da ciò il Comune di Pescara. A tal proposito non ci risulta neanche, né negli atti relativi all’evento precedenti al 2014, né dagli impegni di spesa saldati dalle casse del Comune, che l’Ente abbia mai “pagato” ambulanze da porre sul percorso negli anni scorsi, come invece riferito. La precisazione di cui sopra, non vale a scaricare il ruolo e le competenze dell’Ente circa i fatti di cui si tratta, ma è data per fare onore alla stessa verità che viene invocata e per fare, sì, chiarezza in un momento e in una fase in cui il dramma occorso alla famiglia dello sport con il decesso di Duilio Fornarola sta assumendo i contorni di una polemica inutile e dai toni discutibili. Sono toni che offendono la credibilità dell’Ente, ma soprattutto la memoria di un atleta improvvisamente scomparso e la sensibilità del mondo da cui proviene, un mondo a cui siamo vicini, come siamo vicini alla sua famiglia che lo ha perduto. Una polemica riproposta a mezzo stampa, ma in verità accesa sui social appena l’atleta si è accasciato al suolo, con un post che non chiedeva chiarezza sulle cause e sulle responsabilità eventuali, ma attribuiva in modo sgradevole e neanche velato, grottesche colpe alla politica vigente circa l’accaduto. Post privo del senso di comune umanità che sempre si dovrebbe dimostrare in simili circostanze, di cui non abbiamo rinvenuto alcuna traccia nelle cronache successive ai fatti. In conclusione, i tempi e i modi dei soccorsi erano non solo sotto gli occhi di quanti si sono prodigati per evitare la morte di Fornarola, Comune compreso, ma nelle mani più adeguate a salvarlo. Testimoni diretti di ciò che è accaduto, a completa disposizione della verità e da subito, per chi vuole veramente accertarla”.


22 Ottobre 2014

Categoria : Cronaca
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