Giustizia o sopraffazione?


Belgrado (Serbia) – Scrive l’aquilano Giulio Petrilli: “Quando si parla di errori giudiziari si specifica tutto ma molto spesso si omettono i nomi dei magistrati che sbagliano, non vengono mai citati, io vado controcorrente e faccio nome e cognome. Ho letto che il nuovo procuratore capo di Torino è divenuto l’ex pubblico ministero di Milano Armando Spataro, promosso dal Csm a guidare la procura di Torino.
Famoso magistrato, che seguì molte inchieste sul terrorismo rosso negli anni 70, sulla ndrangheta in Lombardia, sul sequestro di Abu Omar ad opera della Cia.
Di lui si parla sempre in positivo, ma nessuno sa che ha commesso anche gravi errori giudiziari.
Io parlo, avendolo vissuto direttamente sulla mia pelle. Spataro emise un mandato di cattura nei miei confronti il 23 dicembre 1980, dove come capo di imputazione mi accusò di partecipazione a banda armata con funzioni organizzative, banda armata (denominata Prima Linea).
In primo grado chiese che per questa accusa mi venisse data la pena di undici anni, la corte mi condannò ad otto anni, dopo cinque anni e otto mesi la corte d’appello mi assolse e dopo nove anni la cassazione confermò l’assoluzione.
Ho scontato ingiustamente sei anni di carcere e non mi hanno risarcito perché secondo i giudici preposti a stabilire se dovevo avere il risarcimento o no avevo cattive frequentazioni. I magistrati come Spataro che commettono errori clamorosi vengono promossi, le persone che subiscono gravi errori giudiziari non vengono neanche risarcite.
Questa è la giustizia in Italia.
Ma mi chiedo è giustizia o sopraffazione?
Ho fatto anche a luglio richiesta al capo del governo, come previsto dalla legge, chiedendo danni per dieci milioni di euro per sei anni di detenzione ingiusta, chiedendo la responsabilità civile del magistrato, ma nessuna risposta”.


29 Novembre 2014

Categoria : Cronaca
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