Il sottufficiale che si sente perseguitato


L’Aquila – Un Maresciallo capo, Vincenzo Lo Zito, dipendente della Croce Rossa Italiana Corpo Militare, in servizio presso il Comitato Regionale Abruzzo dell’Aquila con incarico di Funzionario Amministrativo qualifica C2, ha denunciato una serie di episodi a suo giudizio ingiusti e vessatori, che gli sarebbero costati due trasferimenti d’autorità, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Lo Zito riferisce di aver rilevato “un danno all’erario”, e di aver ricevuto una sorta di punizione “per aver svolto solo il proprio lavoro e aver presentato, dopo che i vertici della Croce Rossa ne furono informati, regolari esposti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per presunte irregolarità amministrativo-contabile, rilevate all’interno del Comitato Locale di Carsoli prima, e del Comitato Regionale Abruzzo in L’Aquila in ultimo, da parte dei rispettivi presidenti”.

Secondo Lo Zito “il Presidente del Comitato Regionale Abruzzo della Croce Rossa Italiana, Maria Teresa Letta, con carica esclusivamente di Presidente Regionale e quindi, né di Direttore né di Funzionario amministrativo, firmava mandati di pagamento e quant’altro avendo anche la firma depositata in Banca presso Avezzano, sua città di residenza e non a L’Aquila unica sede della struttura CRI, contrariamente a tutti i regolamenti di amministrazione che prevedono che tali compiti spettino solo ed esclusivamente al Direttore Regionale”. Le irregolarità sarebbero state rilevate anche dal direttore, senza che avvenisse nulla.
“Nei confronti del Maresciallo Lo Zito – dice l’esposto – è stata attuata una vera e propria “guerra”: per aver più volte denunciato i fatti e aver tentato di garantire una corretta amministrazione dei soldi pubblici”. “Vengo trasferito – scrive Lo Zito – due volte su indicazione della stessa Presidentessa Regionale CRI, Maria Teresa Letta, per “incompatibilità ambientale”, cosi si legge sull’ennesimo provvedimento del 11 Agosto 2008 e questa volta addirittura fuori Regione e precisamente all’ Ufficio Arruolamento e Addestramento di Assisi”.
“Tutto questo – dice Lo Zito – oltre al notevole disagio creatomi per gli spostamenti, anche in seguito al recente e delicato intervento cardiaco cui sono stato sottoposto e ancora convalescente, ha comportato un esoso esborso di denaro pubblico……. come riportato anche nel verbale dell’Ispezione del Ministero Economia e Finanza. Il soggiorno avverrà in auto e l’alimentazione alla meglio… dato che non è previsto un alloggio di servizio e non posso permettermi il carico di un ulteriore affitto dato che ho già una casa da pagare e il mantenimento di due figli di cui uno all’università.” (Nelle foto: sopra il mar. Lo Zito, sotto Maria Teresa Letta presidente dellas Croce rossa)

(Ndr) – La vicenda di Lo Zito non è una storia recente e se n’è parlato a profusione, tant’è vero che su Facebook si trova una sterminata quantità di materiale sul caso. Ne ospitiamo una sintesi, inviataci dall’interessato con ampia documentazione su tutto ciò che si è scritto e detto. Che se ne parli e se ne sia parlato tanto, non vuol dire però che il caso sia chiuso. Infatti, soluzioni definitive e decorose non ve ne sono state.


03 Gennaio 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati