Emergenze, o non fare nulla per eliminarle?


L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Nel 2009 qualcuno, di fronte al sovraffollamento delle carceri, anche in considerazione del fatto che molti degli “ospiti” erano stranieri, chiedeva l’intervento della U.E. perchè contribuisse alla costruzione di nuovi stabilimenti di pena. Peraltro a distanza di tempo, una delle poche misure attuate dal governo,se non l’unica, fu quella di depenalizzare molti reati. Ovviamente nessuna azione per eliminare il disagio sociale, prima delle cause del delinquere umano, in tutte le sue manifestazioni.
Come se, ad esempio, per limitare l’affollamento degli ospedali si emanasse una legge che stabilisce che c’è il ricovero soltanto se si ha la febbre a 42 da un mese, anche se è probabile che con tale temperatura si muoia dopo 10 giorni; presenze dimezzate ma nulla contro le cause della febbre.
Ora l’emergenza di moda è quella dei profughi, provenienti al 90% dall’Africa.
E che si fa per diminuire il numero dei profughi? Semplice, si affondano i barconi che li trasportano. Sempre chiedendo la benedizione della U.E.
Nel frattempo pare sia sfuggito a tutti, proprio tutti, qualche piccolo particolare.
Il primo febbraio del 1999, circa 15 anni fa – e le cose da allora non sono cambiate affatto, il Corriere della Sera pubblicava un articolo dal titolo a dir poco emblematico: “La ricchezza il vero guaio dell’ Africa! -Giacimenti favolosi di cobalto, metalli nobili e diamanti. E poi le riserve di petrolio che sembrano inesauribili…”
E nel 2009, sempre il Corriere della Sera, titolava: “…* Bombole, auto rottamate e tv: i rifiuti tossici emiliani sversati in Ghana e Nigeria..(..hanno scoperto che il materiale veniva raccolto da tutte le città emiliane: Bologna, Reggio, Ferrara, Ravenna, Piacenza e Forli-Cesena, ma anche in Lombardia, Veneto, Piemonte e Lazio..)”. Dall’Italia insomma, nella quale nessuno parla di queste cose che sono alla base degli esodi da terre spolpate, avvelenate, e riempite oltre che di veleni anche di armi, bombe e quant’altro.
Mi chiedo come mai un continente intero che da solo possiede la maggior parte delle “ricchezze” del pianeta terra non possa consentire condizioni di vita accettabili a chi ci è nato, mentre riceve un flusso continuo di “consegne” costituite da tutta la “cacca” che “mente umana” possa produrre, dai rifiuti tossici alle armi.
Il giochetto è semplice per le holding che gestiscono la vita di milioni, anzi miliardi di persone. Ci freghiamo tutto quel che c’è da arraffare, e rendiamo il territorio invivibile scatenando guerre e guerrucce dovunque e guadagnandoci vendendo le armi a bande, sette pseudo religiose, capi di stato criminali tipo Idi Amin o Gheddafi (quello di “serate romane a Villa Pamphili”). Anzi, quando è il caso, si mandano anche eserciti per ristabilire la pace, con doppia soddisfazione per chi produce armi.
Nel frattempo, da anni, nessuno, fra quelli che “dovrebbero”, dice una sillaba sulla necessità di realizzare condizioni di vita normali nelle terre dei profughi, anche perchè se non arrivassero più finirebbe la pacchia per molta gente.
Col fastidio di dover leggere e sentire le “boiate” delle centinaia di incapaci, spesso analfabeti, che in qualità (?) di politici sproloquiano su una catastrofe che dura da decenni e della quale percepiscono solo il fatto che l’altro giorno sono morti centinaia di poveracci, tra i quali a sentire qualcuno, certamente si nascondevano decine di terroristi armati di tutto punto (magari con mitra made in Italy)”.


24 Aprile 2015

Categoria : Dai Lettori
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