Beni separati: “Vittoria della legalità”


L’Aquila – Scrive Andreino Risdonna di Tempera: “Il TAR Abruzzo dispone la sospensiva del contratto stipultato a Novembre 2014 tra il Comune dell’Aquila e la ditta che estrae inerti alla cava di San Biagio di Tempera. Ancora una volta si deve registrare una grande vittoria di legalità e rispetto delle regole della piccola Amministrazione Separata di Tempera. Quest’ultima vicenda riguarda l’annoso problema della società che gestisce la “cava di San Biagio” sul territorio demaniale di questa piccola frazione aquilana.
Alla società privata scade il contratto di concessione nel 2010, nel contempo il Comune aveva avviata dal 2007 una causa per il recupero di importanti somme di materiale estratto e non pagato; la Giunta Comunale autorizzava nel 2011 i dirigenti dei settori Usi Civici e Avvocatura a transare senza acquisire il parere dell’ASBUC (amministrazione beni separati) di Tempera.
L’ASBUC impugna la delibera di Giunta davanti al TAR e il Commissario agli Usi Civici dispone il sequestro della cava. Sequestro che viene poi revocato quando la società si impegna a pagare l’intera morosità che il legale quantifica in oltre 300 mila euro e al Comune viene chiesto dal Commissario di esibire nella successiva udienza il nuovo contratto di concessione.
Il Dirigente del Settore Cave e Usi Civici ad agosto 2014 intima alla ditta di pagare la somma di 176.000 euro scrivendo che diversamente non si sarebbe potuto sottoscrivere il nuovo contratto e poi inspiegabilmente, dopo aver diffidato il legale rappresentante, lo stesso dirigente settore cave e Usi Civici sottoscrive per conto del Comune il contratto nonostante la società non avesse provveduto al pagamento di quanto preteso dallo stesso dirigente.
Così l’Amministrazione Separata di Tempera a Febbraio 2015 nell’interesse della collettività, fa ricorso al TAR Abruzzo contro questo modo arrogante e arbitrario di curare gli interessi dei cittadini temperesi da parte dell’Amministrazione Comunale. Il TAR Abruzzo dispone la sospensiva del contratto redatto dal Dirigente del settore Ambiente del Comune di L’Aquila e di fatto si aprono nuovi scenari sulla questione.
Oggi, la società continua a cavare senza contratto con un evidente danno economico e ambientale per i temperesi mentre l’Amministrazione Comunale, a questo punto, sarebbe già dovuta intervenire per pretendere: il ripristino ambientale mai iniziato e fortemente compromosso, di ricondurre il tutto all’interno della legge, oltre a disporre un avviso pubblico, per assicurare trasparenza e concorrenza, ai fini della concessione della cava concordando con l’ASBUC una serie di condizioni che tutelino una piccola realtà che con 4 cave sul territorio vede ogni giorno che passa un danno ambientale e paesaggistico non indifferente.

Noi come “Temperesi” siamo certi che l’Amministrazione Separata di Tempera, con il nuovo Presidente Ghizzoni Ottorino eletto da poco più di un mese, saprà farsi valere ed apprezzare come l’amministrazione passata che ha saputo ben difendere gli interessi generali dei temperesi avviando una causa risarcitoria e milionaria a danno del Comune dell’Aquila e della società. La passata Amministrazione è stata difesa dall’avv. Corti Fausto e de Nardis Saverio Francesco che con grande professionalità hanno saputo sempre tutelare al meglio gli interessi dei cittadini di Tempera”.


27 Aprile 2015

Categoria : Dai Lettori
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