Dopo sisma, il solo errore di Berlusconi


TROPPI DIMENTICANO L’AIUTO E IL SOSTEGNO AI TERREMOTATI -

Stoccolma (Svezia) – (foto: Berlusconi a Onna subito dopo il terremoto) – Scrive Giovanni Di Simone: “Il solo errore di Berlusconi, verso il il quale nessuno ma nessuno dei consigli comunali del cratere , ha sentito esprimere pubblica riconoscenza e ringraziamento per l’impegno e la dedizione personalmente profusi per portare aiuto alle popolazioni colpite dal sisma; a L’Aquila, secondo me e’stato solo quello di non posizionare il progetto CASE su un asse lineare oppostamente convergente verso il centro dell’Aquila ,in modo che i quartieri potessero essero serviti da un trenino pendolare metropolitano.
Altrimenti la legge , che ha mantenuto marginali gli enti locali dalla gestione degli appalti, (come reclama Cialente) e’stata lo stesso argomento di discussione,e si e’dimostrata nei fatti valida ,anche perche’i CORECO addetti al controllo degli atti degli enti locali, erano stati gia’dagli stessi abbattuti, percio’, ed in realta’ questo esperimento giuridico ,che anche soprassedesse alle SOA, nel settore privato, sinora ha prodotto una ricostruzione abbastanza pulita e ,come per miracolo, con una soglia di criminalita’ inferiore a quella fisiologica-
La convinzione somatizzata nella mente di tutti ,Frattale in primis, (ma e’comprensibile) poi la Pezzopane ed altri a seguire, e’ che con queste norme si danneggino le imprese locali a favore di quelle di fuori, fa sembrare come un diritto acquisito ,forse proveniente dalle abitudini,circa una prelazione delle imprese locali sui lavori, ma nelle norme nazionali ed europee queste distinzioni tra imprese locali e da fuori regione non possono esistere, anzi sarebbe un reato se esistessero,perche’per legge le aziende sono tutte giuridicamente uguali, ed a L’Aquila hanno identici diritti sia le imprese che i tecnici, da qualsiasi parte d’Europa arrivino-
E’evidente poi che ,se non per speciali motivi, i rapporti di lavoro tra soggetti giuridici ,non potrebbero essere impediti dal Governo, se non in distacco dal dettato costituzionale ,seppoi in precedenza sono stati ineccepibili ,leali e corretti ,e neanche un Governo puo’ preventivamente stabilire per legge quando un contratto e’nullo se cio’e’ compito della magistratura,,,, ma queste sono altre storie”.
(Ndr) – L’idea di un treno metropolitano per l’intera area aquilana da nord a sud risale a molti anni fa e fu cavallo di battaglia (elettorale) per alcuni politici, propugnata anche dalla oggi senatrice Pezzopane. Un’opera intelligente e utile, che avrebbe utilizzato la ferrovia esistente con raccordi verso le aree urbane, e unito le frazioni, i nucleo industriali, le zone residenziali, e le oggi estese periferie aquilane, divenute vastissime dopo il 2009. Niente metropolitana di superficie e altre sciocchezze faraoniche e avulse dalla realtà, ma un intervento serio e possibile.
Come le buone idee a L’Aquila, cadde nel vuoto e divenne un’incompiuta… teorica, come tante altre, a cominciare dalla filovia per Monteluco, altro ben progetto sepolto da politiche cieche e improduttive. Berlusconi non poteva saperlo. E tutti si guardarono bene dal farglielo sapere. Altrimenti, tanti interventi stradali ridondanti e costosi non si sarebbero fatti…


19 Giugno 2015

Categoria : Dai Lettori
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