Tonino Padovani, socialista “di campagna”


L’AQUILA- Scrive Ugo Centi: “È morto Antonio (Tonino Padovani, “antico” socialista della provincia aquilana. Conoscevo Tonino fin da quando ero ragazzo. Amico di mio padre, con il quale avevano in comune l’origine (dai “paesi”) e la militanza socialista. Poi le loro idee politiche si divisero, ma l’amicizia non mancò mai.

Ricordo come fosse oggi quegli incontri casuali nel primo pomeriggio sotto i “portici di S.Bernardino” (per chi è dell’Aquila, sa cos’erano). Tonino allora lavorava in Regione, ufficio espropri (era anche lui geometra, credo) appunto sotto i portici di S.Bernardino. Ed era consigliere provinciale, sempre socialista. Ma soprattutto si occupava di un sindacato di agricoltori (UCI) e siccome mio padre dirigeva l’Ufficio tecnico di un Consorzio i contatti erano frequenti.

Ma Tonino era molto attivo anche nel settore sportivo (era stato calciatore da giovane, passione ereditata dal figlio Gianni) e, dopo il pensionamento, si dedicò al campo dei patronati (la pratica per la reversibilità della pensione di mia madre l’ha curata il suo ufficio, con la disponibilissima Elia). Viaggiava continuamente tra L’Aquila e Roma. Parlare di “macchine” era uno dei nostri argomenti, tra l’altro.

Ma la passione per la politica era sempre in lui. Era quella politica particolare, che solo chi ha “respirato” la temperie culturale anni ’60-’70 in una zona di provincia (e di campagna) come quella di allora, può capire. Pur avendo opinioni assai diverse dalle mie, quando feci “Controaliseo” mi diede un suo logo pubblicitario, che io pubblicai per qualche anno. Non ho mai discusso con lui. Ne mi ha mai chiesto il voto (anche se, a casa, discretamente, non mancarono mai appoggi ove possibile).

Da quando sono a Roseto, ogni volta che mi vedeva mi mandava i saluti per un socialista rosetano suo amico di vecchia data. “Sa, il nostro patronato ha aperto una sede lì, in centro, mi diceva”. Ci eravamo ripromessi d’incontrarci qui. “Sai, dicevo io, a Roseto c’è un sindaco socialista”. “Lo so – rispondeva – mi sa che lo conosco” (oggi ho avuto conferma che si: si conoscevano). Non so, parlando di Tonino mi tornano in mente tante immagini, tanti discorsi di politica. E soprattutto, mio padre; quei tempi; quella tensione verso il futuro che c’era.
Ciao Tonino. Mi fermo qui. Prima che qualche lacrima irrighi il mouse.

Pubblicato da controaliseo


25 Novembre 2015

Categoria : Dai Lettori
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