Il naufragio del PD, che noia


La velenosa vicenda del naufragio del PD, che avrà sorprendenti conseguenze anche in Abruzzo dove il partito la fa da padrone e sotto, sta riempiendo la vita di chi segue la tv (un obbligo sempre più fastidioso) soprattutto di noia. Lo sgretolamento del partito in correnti, gruppi, gruppuscoli, cespugli e armadi di polveroso livore è solo un penoso campionario di meschinerie Nessuno ci capisce niente. Emerge solo la tragica incapacità della politica incapace di capire che in questo modo di distrugge quel residuo di fiducia che qualcuno conservava.
Il PD nacque molti anni fa con ottime premesse e buone idee, che erano solo bugie per nascondere tracotanza e smodato appetito di potere. Oggi l’Italia stracciona d’Europa avrebbe bisogno di onestà, riforme, coraggio, lealtà, doti umane e politiche. Ha invece un PD che prende a schiaffi chi gli aveva creduto. Era una gomena di salvataggio, è diventata una pietra al collo di un paese che non sa nuotare. Ci pensino, se ne sono capaci, vecchi rottami irsuti e arroganti .

PENSIERINO – Nel paesino di Tussio lui è morto a cento anni, lei di 94 lo ha seguito dopo pochi giorni. Una piccola storia struggente troppo lieve e dolce per catturare l’opinione pubblica . Una lucina nelle tenebre che incalzano la società balorda e grossolana.



16 Febbraio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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