Giornata dell’acqua (sprecata o sporca)


Una triste giornata, quella dedicata all’acqua, in terra d’Abruzzo. A parte la retorica ambientalista che fa più danni che benefici, nessuno ha ricordato – e scriviamo a notte inoltrata – che in questa regione di inetti e incapaci, da decenni il 70 per cento dell’acqua si perde nel sottosuolo da reti fatiscenti, bucate, rotte, inservibili. Una vergogna che si perpetua da sempre, tra le chiacchiere malsane della politica e lo spreco di risorse. Bel rispetto dell’acqua “bene prezioso”, ma solo per chi ci lucra sopra.
Nessuno ha accennato neppure all’acqua sporca dell’Adriatico, o ai fiumi di acqua velenosa e limacciosa, che restano indegni di una terra civile, perché i depuratori non funzionano. La verità è sempre amara, quasi quanto l’acqua avvelenata a Bussi per anni e anni. Dunque lasciamo andare, dimentichiamo la giornata dell’acqua. Per dignità.

PENSIERINO – La nostra auto targata AQ approdò per caso al centro di Londra, e per caso ci ritrovammo sul Westminster Bridge. Foto ricordo, e una tollerante poliziotta,, assai materna, ci consentì si fissare per sempre quegli istanti. Oggi sentiamo di orrore, terrorismo, sangue su quel ponte. Come sono lontani quegli anni di serenità.



22 Marzo 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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