Liberazione, ma davvero


Ora che il 25 aprile è passato, riprendiamo fiato dalla inevitabile retorica della Liberazione. Onorati i morti, i soli che per davvero ci hanno creduto dando la vita senza chiedersi se il Paese la meritasse, cerchiamo di riflettere. Senza arroganza, senza mancanza di rispetto.
La Liberazione ci ha dato un’Italia che dopo 72 anni è ancora tutt’altro che giusta. Troppi poveri, troppi senza speranze, troppe vittime di ingiustizie e nefandezze. Troppi episodi che denotano mancanza di civiltà e diritti uguali per tutti. L’amara riflessione ha mille spunti. Limitiamoci al più attuale. Non è civile che una famiglia resti senza risorse, come quella di Noemi, per poter curare e assistere una piccola malata. Citiamo il caso più doloroso in Abruzzo, più che doloroso, straziante. Quando queste cose non accadranno più, saremo davvero liberati.

PENSIERINO – Pensiamo che se l’Alitalia ha milioni di passeggeri (dicono 24 l’anno) e finisce a rotoli, dopo esserci costata miliardi, viviamo in un paese di cretini e di incapaci. E allora ben venga la Lufthansa. Con dolore, diventiamo tedeschi. Non meritiamo altro.



26 Aprile 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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