Ruzzo su acqua Gran Sasso


“Valori sempre nella norma, anche secondo le analisi relative ai campioni dell’8 maggio. Fare chiarezza sulle procedure utilizzate dalle autorità sanitarie”-

Teramo – Scrive oggi Ruzzo Reti: “In merito alla vicenda della sospensione della fornitura di acqua potabile proveniente dall’invaso del Gran Sasso, la Ruzzo Reti Spa, a beneficio dei propri utenti e dell’intera popolazione teramana e abruzzese, comunica che anche le analisi dell’8 maggio compiute dall’Arta, e ricevute dalla nostra società soltanto nella tarda serata di ieri, hanno avuto esito negativo.

Come si evince dal documento che alleghiamo, non sono stati riscontrati valori sopra la soglia consentita in nessuno degli elementi che era necessario monitorare. Si coglie l’occasione per ribadire quindi che tutti i controlli hanno dato sempre dal punto di vista chimico-fisico esito negativo, in particolare quelli ripetuti per ben 6 volte tra il 9 e il 10 maggio.

Peraltro, come è noto, l’ordinanza della Asl e i conseguenti provvedimenti di divieto di utilizzo dell’acqua si sono basati esclusivamente sull’analisi meramente organolettica (odore e sapore) eseguita sui campioni prelevati l’8 maggio.

In merito alle notizie circa la presunta non potabilità dell’acqua nei giorni 4 e 5 maggio per la presenza di toluene, è necessario chiarire che tracce di tale sostanza, secondo le stesse analisi effettuate dall’Arta per conto della Asl di Teramo e l’autocontrollo svolto dalla nostra azienda attraverso il laboratorio accreditato, erano presenti in misura molto più bassa rispetto ai limiti prescritti e comunque sempre tale da garantirne il pieno e sicuro utilizzo a fini idropotabili. Infatti, come confermato anche dall’Istituto Superiore di Sanità (parere richiamato sia dall’Arta che dalla Asl nelle comunicazioni inviateci nei giorni scorsi), l’Organizzazione mondiale della Sanità ha stabilito per questa sostanza un valore limite nell’acqua destinata al consumo umano pari a 700 microgrammi/L, dunque 37 volte inferiore al valore massimo riscontrato il 5 maggio e pari a 18,6 microgrammi/litro.

Desideriamo pertanto rassicurare l’intera comunità che l’acqua distribuita dalla nostra rete è sempre stata sicura e controllata. Tutte le analisi, infatti, hanno finora escluso qualsiasi presenza di sostanze al di sopra dei limiti previsti dalla legge.

Ci auguriamo, infine, insieme a tutta la popolazione interessata, che le autorità competenti facciano chiarezza su quali procedure abbiano seguito I medesimi soggetti e cosa abbia determinato con esattezza l’improvvisa decisione di sospendere l’approvvigionamento dalla sorgente del Gran Sasso e dichiarare la non potabilità dell’acqua, generando il caos e il panico tra i cittadini. Ruzzo Reti, nei prossimi giorni, valuterà tutte le azioni finalizzate sia alla tutela del territorio che del proprio patrimonio.


12 Maggio 2017

Categoria : Attualità
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