Jazz italiano per le zone colpite dal sisma: grande appuntamento a settembre


L’Aquila – (F.C.). Il jazz italiano torna a mobilitarsi per le terre colpite dal sisma. Saranno 4 le realta’ territoriali coinvolte, in 4 giornate consecutive di concerti: il 31 agosto a Scheggino (Perugia), il 1 settembre a Camerino (Macerata), il 2 settembre ad Amatrice (Rieti), per finire il 3 settembre a L’Aquila. Oltre 700 musicisti coinvolti, provenienti da tutta Italia, parteciperanno a questo grande evento, a significare la vicinanza di tutto il mondo del jazz ai territori e alle popolazioni colpiti dal terremoto. Oggi c’e’ stata la presentazione presso la Casa del Jazz di Roma. L’iniziativa di quest’anno (che si aggiunge a quella dell’anno scorso) collabora in modo associativo con Io Ci Sono Onlus alla costruzione del Centro Polifunzionale di Amatrice ed alle successive attivita’ socio-culturali che daranno vita e respiro alla struttura. “Il jazz italiano per L’Aquila” e’ stato il primo capitolo di un percorso importante, significativo, indimenticabile che ha visto riversarsi nel capoluogo abruzzese, il primo week end del settembre 2015, un fiume di persone appassionate che si sono strette attorno al cuore di una realta’ ancora profondamente segnata dal terremoto del 2009. L’anno successivo, il tentativo di organizzare una seconda edizione e’ stato pero’ spazzato via dal terribile sisma che ha messo in ginocchio il centro Italia, il 24 agosto. Tutta l’Italia del jazz, comunque, si e’ prontamente mobilitata per riuscire a riunire i pezzi di un progetto che, alla luce di quanto successo, poteva avere ancora piu’ valore. E infatti il 4 settembre 2016 la penisola intera, da Courmayeur a Lampedusa, ha visto nascere “Il jazz italiano per Amatrice”, una maratona nazionale che ha avvicinato e unito i cuori e i luoghi nel grande abbraccio della musica. Memori di questo piccolo grande miracolo e ancora piu’ fiduciosi nel continuare l’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione delle zone terremotate, ecco quindi presentare “Il Jazz italiano per le terre del sisma”. La manifestazione, promossa da Mibact e dal Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, sostenuta da Siae, in qualita’ di main sponsor, e organizzata da Associazione I-Jazz, MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e Casa del Jazz, vede la straordinaria adesione anche dei Comuni di Scheggino, Camerino e Amatrice, vera novita’ della presente edizione. Fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini, dai sindaci dei quattro centri coinvolti (Pierluigi Biondi, per L’Aquila; Sergio Pirozzi, per Amatrice; Gianluca Pasqui, per Camerino, e Paola Agabiti Urbani, per Scheggino) e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, l’iniziativa sara’ caratterizzata da una natura itinerante, con una quattro giorni di grande musica che traccera’ un ponte ideale, un filo indissolubile di bellezza e arte nel cuore rosso dell’Italia. L’Aquila, inoltre, sara’ animata il 2 settembre, alle ore 12:00, dalla partita di calcio di beneficenza organizzata dalla Nazionale Italiana Jazzisti con il patrocinio del Comune dell’Aquila: in concomitanza con l’evento storico religioso della Perdonanza Celestiniana nel capoluogo abruzzese e del Jazz italiano per le terre del sisma, la partita di calcio a 11 nello stadio comunale dell’Aquila avra’ lo scopo di raccogliere fondi da destinare all’acquisto di strumenti musicali della Banda musicale di Amatrice tutti irrimediabilmente distrutti dai tragici eventi del terremoto dello scorso anno. “Per il terzo anno il jazz italiano si mobilita per i territori del Centro Italia colpiti dal terremoto – dichiara Franceschini – Grazie al prezioso contributo di tutte le realta’ che sostengono l’iniziativa, dal 31 agosto migliaia di musicisti si esibiranno nelle strade e sui palchi delle localita’ colpite dal sisma per concludere il 3 settembre con una maratona jazz all’Aquila. Un gesto di solidarieta’ da parte del mondo dello spettacolo che ha il merito di portare l’attenzione sulle comunita’ che con grande sacrificio e perseveranza stanno ricostruendo il proprio tessuto vitale”. “Il jazz italiano per le terre del sisma” sara’ quindi un evento capillare, capace di esaltare e radicare una sensibilita’ diffusa al tema grazie al linguaggio universale della musica. “La nuova geografia del sisma ridisegna la mappa della solidarieta’ – commenta infatti Paolo Fresu – Anche il jazz italiano si muove, presenziando non solo a l’Aquila (per il terzo anno consecutivo) ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con se’ una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali ma per la qualita’ storica e architettonica di citta’ e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz. Per questo saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione si rafforza cosi’ il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica”. “In questi anni – dichiara a sua volta il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini – il sostegno in favore delle comunita’ del centro Italia duramente colpite dagli eventi sismici ha trovato declinazioni concrete in diverse iniziative come ‘Il Jazz italiano per L’Aquila’, ‘SIAE per Amatrice’ e ‘RisorgiMarche’, nella convinzione che la cultura e’ la base attraverso cui passa ogni ricostruzione. Siamo lieti che quest’anno la grande maratona del jazz fara’ tappa in diversi Comuni terremotati per unire musica e solidarieta’ e contribuire alla rinascita del tessuto sociale e culturale nel rispetto delle popolazioni colpite”. Anche la Rai, che ha sempre sostenuto la manifestazione dal suo inizio, ha confermato questa causa con il forte impegno editoriale di Radio Rai: “Credo che iniziative come questa – ha dichiarato Roberto Sergio, direttore della Radiofonia – siano il segno tangibile di quanto la musica, e la cultura in generale, possa fare per migliorare il nostro Paese, seppur con piccoli passi. In particolare, dare un aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto attraverso una manifestazione di jazz itinerante nei luoghi del sisma mi sembra una straordinaria testimonianza di solidarieta’. Per questo, come Rai Radio sosterremo l’operazione dandole il massimo della visibilita’ e diffondendola attraverso i nostri canali. Auguro il miglior successo all’iniziativa, certo che sara’ se possibile ancora piu’ appassionante e ricca di ospiti delle scorse edizioni”. Importante anche il contributo organizzativo di MIDJ, l’associazione dei Musicisti Italiani di Jazz: “Il jazz e’ l’arte dell’incontro, e del dialogo tra culture e popoli diversi – afferma il presidente Ada Montellanico – Una musica capace di costruire e attraversare ponti tesi a favorire il rapporto tra le persone, a creare unione, come e’ accaduto e come accadra’ per la terza volta a settembre nella manifestazione considerata l’evento musicale piu’ importante dell’anno: Il Jazz Italiano per le terre del Sisma. Centinaia di musicisti e di operatori, 50 direttori artistici e un folto pubblico si troveranno nuovamente insieme affinche’ la ricostruzione dei luoghi e delle vite delle persone sopravvissute al terremoto non sia solo una dichiarazione di intenti ma fatti reali e concreti. La musica si unira’ coralmente all’urlo di protesta di chi aspetta ancora di tornare alla vita di sempre”. Grandi nomi e giovani talenti, street band e grandi formazioni caratterizzeranno il programma denso e variegato delle quattro giornate. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre piu’ vivo e dinamico. Lo e’ sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realta’ che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realta’ che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro Paese. Il coordinamento generale del progetto e’ realizzato dall’Associazione I-Jazz (che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani), unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (MIDJ) e alla Casa del Jazz di Roma. Da segnalare, per gli altri omuni coinvolti, la straordinaria organizzazione e il sostegno di Associazione Visioni in Musica (Scheggino), Musicamdo Jazz e TAM-Tutta un’Altra Musica (Camerino) e Fara Music (Amatrice).


21 Luglio 2017

Categoria : Cultura
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