Economia abruzzese: export, migliramento nei settori di punta


L’Aquila – (F.C.). E’ un futuro in accelerazione, tra ripresa e profondi cambiamenti, quello che attende l’export italiano nei prossimi quattro anni: questo il quadro delineato da “Export Unchained. Dove la crescita attende il Made in Italy”, l’ultimo Rapporto Export pubblicato da SACE che, insieme a SIMEST, costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP. Sebbene negli ultimi mesi vi siano allarmi su possibili limitazioni al commercio internazionale, le opportunita’ per gli interscambi globali non sono destinate a diminuire. Le previsioni dello studio di SACE affermano infatti che, nel periodo 2017-2020, l’export italiano crescera’ a un tasso medio annuo del 4%, segnando una netta inversione rispetto al quadriennio precedente (+1,7%). Nel 2020 tocchera’ quota 490 miliardi di beni venduti. Saranno numerose le opportunita’ anche per le imprese dell’Abruzzo, dove SACE e SIMEST nel corso dell’ultimo anno hanno mobilitato risorse per 300 milioni di euro in favore di 500 imprese locali, in prevalenza PMI. Un impegno destinato ad aumentare grazie alle risorse messe a disposizione delle imprese italiane dal nuovo Piano Industriale del Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP: 111 miliardi di euro entro il 2020, il 50% in piu’ rispetto al quadriennio precedente. Per liberare tutto il potenziale del nostro Paese, il Rapporto “Export Unchained” di SACE identifica 15 geografie prioritarie su cui concentrare gli sforzi di sviluppo internazionale e segnala le migliori opportunita’ e i rischi da presidiare, settore per settore, nei prossimi quattro anni. Con oltre otto miliardi di beni esportati nel 2016, l’Abruzzo e’ la prima regione esportatrice del centro Italia. L’incremento delle esportazioni del 9,7% registrato nel 2016 e’ stato trainato in particolare da alcuni settori. I primi cinque – mezzi di trasporto, meccanica strumentale, gomma e plastica, alimentari e bevande, prodotti in metallo – rappresentano piu’ dell’80% del totale regionale, per un valore di oltre 6 miliardi di euro. Il settore dei mezzi di trasporto, cresciuto nel 2016 del 12%, e’ quello con il maggior peso sull’export regionale e conta quasi per la meta’ del totale (+48,3%). Altri settori in forte espansione sono la meccanica strumentale, con un +14,8% rispetto al 2015, e i prodotti in metallo, le cui esportazioni sono aumentate del 18,4%. Anche gli apparecchi elettronici hanno registrato un’ottima performance (+16,8%). Per quanto riguarda i mercati di destinazione, i 28 Paesi dell’Unione Europea contano per oltre tre quarti (76,4%) dell’export abruzzese. In particolare, cinque mercati rappresentano quasi il 60% del totale esportato. La Germania, con un quota del 19,4%, si piazza al primo posto. Seguono Francia e Regno Unito, rispettivamente con il 17,7% e il 10,3%. Al quarto posto gli Stati Uniti (5,8%), mentre al quinto si piazza la Polonia con il 4,9%. Con oltre 4,7 miliardi di beni acquistati nel 2016, questi cinque Paesi coprono il 58,2% dell’export abruzzese. Nel 2016 le esportazioni regionali verso questi cinque Paesi sono aumentate, in particolare verso gli Stati Uniti (+20%) e la Francia (+15%). Quelle verso la Germania, che resta il primo mercato per le esportazioni abruzzesi, hanno registrato un incremento dell’8,2%. Si registra una forte crescita anche verso le destinazioni extra-Ue: sebbene abbiano un peso piuttosto ridotto (23,6%), nel 2016 sono aumentate del 14,9%. Tra le 15 geografie prioritarie individuate dal Rapporto di SACE ve ne sono alcune considerate a minor rischio. Le imprese abruzzesi potranno focalizzarsi su di esse. Si tratta della Repubblica Ceca per quanto riguarda i mezzi di trasporto, della Cina per la gomma e plastica, degli Stati Uniti per alimentari e bevande. Anche la Russia, sebbene considerato un Paese a rischio maggiore, rappresenta un importante mercato per l’export regionale, in particolare nei settori dei mezzi di trasporto e della meccanica strumentale. Per quanto riguarda il primo trimestre del 2017, l’export abruzzese ha registrato un incremento dell’1,2% rispetto ai primi tre mesi del 2016. L’andamento verso i Paesi dell’Unione Europea (+1,3%) e’ stato positivo. Anche l’export verso i Paesi extra-UE e’ cresciuto, anche se in misura minore (+0,6%): performance dovuta all’andamento negativo dei metalli, della meccanica strumentale e dei prodotti in gomma e plastica. Trend positivo, invece, per mezzi di trasporto e alimentari. Crescita sopra la media per tessile e abbigliamento, farmaceutica e altra manifattura.


07 Settembre 2017

Categoria : Economia
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