Scuola: chiedete i documenti


La scuola ricomincia nel caos, ed è la regola. Doppi turni, locali inidonei, istituti senza una vera sede, classi sbaragliate da tutte le parti. Aggiungete, in Abruzzo, rischi sismici ed edifici sospetti. Secondo l’on. Melilla l’80 per cento degli edifici non sono a norma. E’ patetico sentire dal comune dell’Aquila che ci sono 50 milioni, ma non sono stati ancora spesi. Dopo otto anni e mezzo. E’ disonesto chi in qualche modo mitiga o attenua questa situazione disastrosa.
Ai genitori degli oltre 170.000 bambini e ragazzi che rientrano nelle aule diciamo: chiedete i documenti. Scuola per scuola, pretendete da sindaci, presidenti di provincia e dirigenti certificazioni che attestino la sicurezza. Altrimenti non mandate i figli a scuola, l’anno scolastico non abbia inizio. Meglio un asino a casa che un futuro diplomato – o disoccupato se preferite – in una scuola malferma, insicura, antisismica da operetta. In questa regione è ora di fare sul serio. Chi deve firmare firmi e si assuma ogni responsabilità. Le pagliacciate si sopportano, ma non quando c’è la pelle dei ragazzi in ballo. Genitori, datevi da fare e denunciate: siamo qui per raccontare tutto.

PENSIERINO – Se scrutate il cielo non vedete l’asteroide che il 23 settembre dovrebbe colpire la Terra, secondo le gigantesche bufale lette sul web. Deve aver cambiato strada e pensato: lasciamo questi dementi rovinarsi da soli. Ci riescono benissimo.



09 Settembre 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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