Ospedale, replica ASL alla Cisl


Sulmona – Pronto soccorso. “Per questo servizio”, dichiara il Manager della Asl, Rinaldo Tordera, “è stata utilizzata per intero la graduatoria concorsuale per reclutare i dirigenti medici a tempo indeterminato e attualmente è in corso la procedura per indire un nuovo concorso. Nelle more del suo espletamento, è stato avviato un nuovo avviso pubblico, per incarichi a tempo determinato di lunga durata, ma va rimarcato che i dirigenti medici non accettano questa modalità di lavoro, in particolare per la Valle Peligna. Nel frattempo”, aggiunge Tordera, “per assicurare la continuità del servizio, è stata autorizzata attività aggiuntiva, oltre l’ordinario orario di lavoro, e si è inoltre alla ricerca di medici specialisti cui affidare eventualmente incarichi libero-professionali. Sul pronto soccorso l’attenzione dell’azienda è costante tanto che nei giorni scorsi è stata convocata un’apposita riunione dalla direzione aziendale in cui è stato nuovamente fatto il punto della situazione alla presenza del direttore del Dipartimento e dei responsabili dei pronto soccorso”

Centro trasfusionale. “Il direttore del dipartimento”, precisa il Manager Asl, “ha adottato un provvedimento d’urgenza spostando un medico dal laboratorio analisi al centro trasfusionale per il tempo necessario all’espletamento di un nuovo avviso pubblico. Va peraltro sottolineato che contestualmente si è proceduto allo scorrimento della graduatoria dell’avviso pubblico per il conferimento di incarichi a tempo determinato anche della durata di un anno. La stessa graduatoria è stata utilizzata per intero ma nessuno dei medici, secondo una tendenza purtroppo consolidatasi, ha accettato l’incarico di lavorare nella Valle Peligna. Si è inoltre tentato di utilizzare, senza successo, graduatorie di altre Asl”, prosegue Tordera, “nonché di conferire incarichi occasionali ma anche questo ulteriore tentativo non ha dato esito positivo”

Urologia. “Questo reparto”, puntualizza il Direttore generale Asl, “non ha posti vacanti di dirigente medico in dotazione organica. Le difficoltà derivano dal fatto di aver dovuto trasferire un medico, per problematiche relazionali interne all’unità operativa, alle attività urologiche territoriali. Non è possibile assumere altri medici poiché i tetti di spesa fissati per il personale non consentono di andare oltre l’attuale dotazione organica. In generale”, conclude Tordera, “va precisato che le difficoltà a reperire dirigenti medici per i reparti con carenza di personale sono state più volte rappresentate e discusse con i dirigenti responsabili, il direttore sanitario e sindacati che ne hanno fatto richiesta”


14 Ottobre 2017

Categoria : Attualità
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