“CENTRO DI ACCOGLIENZA A COLLE DI PRETURO? NO, GRAZIE”


CASAPOUND LANCIA L’ALLARME E PARLA DI SCELTA INACCETTABILE –

L’Aquila – CasaPound L’Aquila ha ricevuto da fonti attendibili informazioni sulla possibile collocazione di un centro di accoglienza per un massimo di 100 richiedenti asilo nell’ex campus universitario di Colle di Preturo. Il fatto, se confermato, dice una nota, sarebbe assolutamente inaccettabile per varie ragioni.
Anzitutto, il centro andrebbe a insistere su un’area, quella di Preturo, che già vede la presenza di circa 50 immigrati – ospitati in prossimità della clinica Villa Letizia – ed è peraltro sprovvista di servizi, con scarsa illuminazione e poche corse di trasporto pubblico, rischiando così di trasformare l’insediamento in un nuovo ghetto con un impatto negativo su tutta la comunità locale, a dispetto della tanto decantata “integrazione”. La struttura, inoltre, sorge nei pressi di una casa-famiglia per minori, con tutti i rischi immaginabili in termini di convivenza, oltre ad essere al centro di un’inchiesta penale – in cui il Comune dell’Aquila risulta parte lesa – per violazione delle norme urbanistiche, dal momento che l’area avrebbe dovuto ospitare edifici di edilizia popolare con finalità mutualistiche e non di sfruttamento economico-commerciale.
La cooperativa che andrebbe a gestire il centro sarebbe una degli aggiudicatari della gara bandita nel mese di giugno dalla Prefettura dell’Aquila per l’affidamento dei servizi di accoglienza di 1200 immigrati sul territorio provinciale (quasi il doppio della media di 2,5 ogni 1000 abitanti sbandierata dal Governo), per un importo di ben 15 milioni di euro anni. Come se non bastasse, la stessa Prefettura ha pubblicato nel mese di settembre un avviso pubblico per manifestazioni di interesse per l’affidamento di ulteriori posti rispetto a quelli già previsti, riservandosi tra l’altro di stipulare in caso di urgenza convenzioni tramite affidamento diretto anche per importi superiori ai 40000 euro, con una palese violazione di quanto previsto dal Codice degli Appalti. Il fatto meriterebbe una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione, se solo il suo presidente Cantone non fosse impegnato a fare propaganda per lo Ius Soli.
Siamo di fronte a un vero e proprio business dell’accoglienza che vede la complicità di mercanti di uomini, istituzioni, cooperative sedicenti sociali e che ha come vittime non solo gli Italiani, ma gli stessi immigrati sulla cui pelle ingrassano le suddette categorie. Su questo e, in particolare, sulla citata ipotesi del centro da realizzare a Colle di Preturo, CasaPound L’Aquila terrà sempre alta la guardia, sollecitando anche le istituzioni locali, con il consueto obiettivo di difendere gli Italiani dai deliri di una classe dirgente ormai completamente scollegata dai bisogni dei cittadini.


19 Ottobre 2017

Categoria : Cronaca
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