Rispetto degli aquilani morti e vivi


Le istituzioni e la politica dovrebbero avere, o meglio provare sinceramente, maggiore rispetto per gli aquilani: quelli morti e quelli vivi. Scrivendo sui volantini “comprate aquilano” alla fiera dell’Epifania solo per boicottare i mercanti stranieri non si fa del bene ai cittadini, ma li si umilia. Si crea l’immagine di una comunità esclusiva, razzista, pacchianamente xenofoba. Si offendono quini gli aquilani vivi.
Quelli morti, le 309 vittime del terremoto, vengono offesi ormai da otto anni e mezzo, il lunghissimo tempo nel quale il Comune non ha trovato voglia e modo di realizzare un parco della memoria. A Piazzale Paoli o altrove.
E’ patetico che ancora una volta un amministratore, Liris, torni a promettere che lo faranno. Ciò che conta e brucia è che in tanto tempo non lo hanno fatto. Chinino la testa e chiedano scusa.

PENSIERINO – I precari del Comune hanno tre anni di futuro. Poi si vedrà. Il rinnovo è stato infatti triennale, dopo molti rinnovi annuali negli i anni scorsi. Comunque una vicenda penosa e umiliante, famiglie sfiancate e defedate da una vita intollerabile. La domanda: se si poteva fare il rinnovo triennale, perché i ciarlatani del PD che spadroneggiava in Comune non lo hanno fatto? Per tenere soggiogati coloro che avevano bisogno di loro per sopravvivere?



05 Gennaio 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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