Un fossile è vera cultura


A San Valentino, senza clamori e senza sprechi di risorse o retroscena, fanno vera cultura. Usano dei fossili che hanno decine e decine di milioni di anni, ma sono vero Abruzzo. Spuntano dalle cime della Majella, oggi alta poco meno di 3.000 metri, tanto tempo fa fondale di un mare arcaico e primordiale. Il mare dal quale veniamo tutti, anche se non lo sappiamo. Nel piccolo museo del centro della Val Pescara c’è la vera storia, con la voglia di insegnare come andarono le cose, quelle che a scuola non si studiano più. E prima si studiavano poco e male, tra polverosi scaffali di deserti laboratori disertati da professori e studenti.
Basteà andare a San Valentino, per capire che un tempo dal mare emerse l’Abruzzo, con le sue montagne, che erano fondali e quindi ospitavano vita da fondali. Portata alla luce del Sole dalla natura in apocalittici cataclismi generatori di vita.
Una bella lezione per chi finge di credere che da sostenere siano solo costose baronìe culturali vicine a clientele e alveari politici.

PENSIERINO – Dimissioni che forse non lo sono davvero, altisonanti dichiarazioni, forti collanti alle poltrone. Questo è l’Abruzzo del dopo 4 marzo. Peggio di quello del prima del 4 marzo… Ma no, ci sbagliamo: il peggio non è mai venuto, dicevano i vecchi. Deve arrivare.



14 Marzo 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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