L’opinione: Puntelli pazzi, ma chi controlla?


L’Aquila – (di Giampaolo Ceci) - Ciò che sta avvenendo all’Aquila nelle puntellazioni spinge a valutazioni di vario tipo.Non riprendo gli argomenti sull’opportunità che il comune non si immischiasse della questione che ho già esposto in date non sospette. Chi vuole può approfondire legga le opinioni  https://www.inabruzzo.com/opinioni.php?id=13 o https://www.inabruzzo.com/opinioni.php?id=25. Ora invece vorrei soffermami su valutazioni più tecniche perché mi sorge il dubbio che non solo si stiano gettando al vento risorse pubbliche, ma che si stanno realizzando anche opere che, paradossalmente, potrebbero divenire la causa di ulteriori danni.Chi gira per la zona rossa aquilana vedrà il proliferare di un gran numero di puntellamenti; di sopra si disotto, di fuori e di dentro, su edifici integri ed edifici da abbattere! Si puntella freneticamente tutto. Ma qualcuno si è chiesto perché si stanno mettendo in opera tutti questi puntelli? Quale sia il ragionamento fatto dal progettista del puntellamento, che speso non può conoscere neppure la dinamica dell’edificio su cui interviene per mancanza di planimetrie?Come mai i criteri adottati nelle puntellazioni sono tutti uguali anche se i danni e le tecnologie degli edifici sono diversi? Possibile che puntellare un edificio in cemento armato sia uguale che puntellare un edificio in muratura?Il fatto è che i principi seguiti sono tipici delle puntellazioni di edifici lesionati dar forze verticali (pesi). Ma Qui le cause sono anche le forze orizzontali (forze sismiche).Il criterio di consolidamento o messa in sicurezza non sempre è lo stesso.È certo che un solaio lesionato potrebbe crollare a causa del suo stesso peso e quindi deve essere puntellato. Ma se il solaio è integro perché puntellarlo? Evidentemente per ridurre il peso gravante sulle murature su cui poggia. Se le murature mostrano segni di sofferenza e lesioni passanti, questa soluzione in condizioni normali può essere corretta, ma in zona sismica non scontata! Infatti, sgravando le murature dal peso del solaio è vero che si eliminano le cause della loro sofferenza, ma si potrebbero anche togliere i “pesi” che le ancorano a terra e impediscono loro di ribaltarsi se spinte dal sisma.Non sempre quindi il puntellamento forzato di un solaio è un bene per la muratura su cui poggia.  Eppoi perché così tanti puntelli e giunti tubo? Chi ha stabilito il loro numero e con quale criterio? Se dovessi pagare io pretenderei che il loro numero sia giustificato. In alcuni casi sembra quasi che il numero dei puntelli e dei giunto-tubi non nasca da un ragionamento scientifico, ma sia dettato unicamente da una eccessiva prudenza. Mi auguro che vi siano le motivazioni tecniche.Che dire poi dei puntelli messi” a contrasto” tra due edifici che possono divenire la causa di danni per l’edificio meno resistente o addirittura possono cadere a terra quando l’oscillazione dei due edifici fosse in controfase.Che dire infine delle travi verticali poste sull’esterno delle costruzioni che avrebbero lo scopo di incatenare l’intera costruzione per evitare che i solai in caso di sisma si sfilino dalla loro sede di appoggio.Operazione corretta se mancano i cordoli, ma se i cordoli ci sono? In ogni caso queste travi verticali sono spesso insufficienti a contrastare eventuali forze orizzontali perché non dotate di controventi orizzontali destinati a contrastare questo tipo di sollecitazioni.Quindi attenzione: puntellare un edificio è cosa seria e può essere la causa di danni.Se non già fatto, i proprietari farebbero bene a fare delle foto prima degli interventi e a farsi rilasciare copia del progettino preliminare redatto dal tecnico responsabile delle puntellazioni da cui desumere i criteri che hanno consigliato le scelte progettuali poi messe in opera dalla impresa e quindi di individuare eventuali responsabilità.Il comune che paga invece farebbe bene a farsi dare anche i giustificativi di calcolo del numero dei puntelli impiegati per evitare che qualcuno riempia l’edifico pericolante di puntelli inutili.Se poi si ravvisassero errori o peggio, mi piacerebbe che ci fosse una bella denuncia alla magistratura appoggiata dall’Ordine degli ingegneri ed architetti, per evitare che nel resto della penisola e nei visitatori stranieri passi il concetto negativo che i tecnici abruzzesi non sanno fare i conti o peggio che all’Aquila i tecnici e le imprese possono fare quello che vogliono coi soldi pubblici, tanto qui non controlla nessuno.


05 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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