L’aquila sostituita dall’anatra?


Sarebbe lo smacco più cocente, ammesso che ci sia ancora qualcuno disposto a scottarsi per motivi politici, la sostituzione – sia pure provvisoria – dell’orgogliosa aquila simbolo della omonima, con una modesta a starnazzante anatra. Per di più zoppa.
E’ il rischio che corre l’amministrazione Biondi, visto il ricalcolo dei voti. Al TAR la decisione il 9 maggio. Poi il ricorso al consiglio di Stato ( se sarà necessario) e quindi altri mesi, altro tempo, altre incertezze. Il solito brodo allungato che è la giustizia italiana.
Nessuno avrebbe potuto immaginare un futuro più inglorioso per l’aquila aquilana, a dire il vero già da tempo spennacchiata e intontita. Più una gallina che un rapace. Ma anatra no, e zoppa per di più… I maggiorenti e i protagonisti della storia cittadina si rigirano nelle tombe. Anche da pennuti si deve avere una dignità.

PENSIERINO – Piacevole leggere un’intervista al prof. Giovanni Schippa, 95 anni, un passato ammirevole e un vero padre della patria a L’Aquila. Persone così non declinano mai: di loro ci sarebbe gran bisogno oggi nel piattume e nel grigiore in cui tutto annaspa.



04 Aprile 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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