Il sisma dell’Aquila visto nove anni dopo dai bambini della scuola primaria di Voltarrosto di Roseto


Roseto – Ugo Centi ci invia un articolo: ” Hanno fatto un capolavoro i ragazzi della V°F della scuola primaria di Voltarrosto di Roseto. Il 17 aprile di quest’anno, sono andati a L’Aquila. Una visita scolastica guidati dalle loro magnifiche insegnanti, Genny Mummolo e Francesca Morgante (foto a sinistra). Ed hanno girato un documento filmato sulle macerie del terremoto del 2009 e sulla città oggi. Lo hanno fatto bambini di circa 10 anni, quindi che all’epoca non hanno vissuto la cosa. L’hanno visto con occhi vergini, dunque. E forse per questo, oggi pomeriggio, allorché hanno presentato il video come fosse un “Tg” nell’aula magna della scuola “Romani” di Roseto, la commozione è corsa in tutta la sala.

E sì, perché quelle immagini di una città terremotata montate in un modo tecnicamente impeccabile, hanno commosso. Hanno commosso anche la dirigente scolastica, professoressa Anna Elisa Barbone, per non dire l’autrice rosetana Andreina Moretti, presente insieme al giornalista Rai, Umberto Braccili, che su L’Aquila ha lavorato molto ed ha collaborato anche con la scuola di Voltarrosto per questa occasione. Ed hanno commosso, moltissimo, la maestra che ebbe questi bambini alla scuola materna, Rossana Di Febo.

E la forza delle immagini di quelle macerie del 2009, che parla. Che racconta il sisma ad una Roseto che quella storia ha visto, perché qui, a Roseto, arrivarono circa 6 mila aquilani in quella primavera-estate del 2009. Ebbene, io mi stupisco sempre per come i rosetani abbiano vissuto e vivano davvero con grande commozione quella stagione del terremoto. Forse è sentita più qui che nella stessa L’Aquila.

La maestra Genny, l’amica Genny, sapendo che io sono nato ed ho abitato fino al 2009 a L’Aquila, ha voluto invitarmi sul palco, per un saluto. E qui debbo per forza citare un dato personale. Io che quelle macerie ho vissuto dal vivo e – confesso – quasi non me ne sono accorto per fortuna, ho dovuto combattere un po’ contro la commozione nel rivederle in video. Perché mi sono tornate in mente persone a me carissime che so ci tenevano molto a quella Città.

Ecco, io accetto l’accusa di essere cinico. Io quei momenti li ho quasi rimossi. Li ho quasi dimenticati. Una amica fraterna mi ha detto che è la maniera migliore per elaborare un brutto ricordo. Non so se è vero. Io non li ho rimossi intenzionalmente: se ne sono andati da sé. E, sono convinto, se ne sono andati perché da quel 2009 vivo a Roseto. Ed è come se ci fossi sempre stato.

Per carità: so che questa cosa può essere interpretata male. Io non niente contro nessuno e contro nessun luogo. Non dò giudizi. E mi parrebbe pure presuntuoso mettere becco in fatti che riguardano una città dove non abito. Semplicemente è andata bene così. Grazie ai tanti amici, e soprattutto le tante amiche, che “sopportano” questo rompi a scatole venuto ad abitare qui e che non si fa i fatti suoi perché ha il vizio di scrivere cavolate. Per cui grazie ragazzi e grazie care maestre per tutto quello che fate ed avete fatto stasera. Voi sì, che siete grandi davvero!

Pubblicato da controaliseo


31 Maggio 2018

Categoria : Attualità
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