Casemolino, non rilevata il 19 maggio la presenza di sostanze oltre i limiti di legge


Teramo – Ruzzo Reti fa sapere: “In relazione all’articolo pubblicato oggi su “Il Messaggero Abruzzo” e relativo alla vicenda della non potabilità dell’acqua a Casemolino, frazione di Castellalto, Ruzzo Reti precisa che dalle proprie controanalisi, effettuate il 19 maggio scorso, alle ore 11 presso l’abitazione da cui erano stati segnalati problemi e alle ore 12 nel fontanile della stessa via D’Annunzio, non sono emerse criticità, fatta eccezione per un livello di intorbidimento di poco superiore al limite consentito (3,9 e 1,5 contro il limite di 1 fissato dalla legge) e riconducibile ai lavori eseguiti a Poggio San Vittorino, nei giorni precedenti, sulla condotta principale “Tronco Roseto”.

Per quanto riguarda le sostanze citate, questi i valori riscontrati alle ore 11:

• Alluminio: 196 microgrammi per litro (il limite è di 200 microgrammi per litro);

• Benzo(a)pyrene: inferiore a 0,005 microgrammi per litro (il limite è di 0,01)

• Xilene: inferiore a 0,1 microgrammi per litro (quantità irrilevante)

• Toluene: inferiore a 0,1 microgrammi per litro (quantità irrilevante)

Questi invece i valori riscontrati alle ore 12:

• Alluminio: 12,5 microgrammi per litro ((il limite è di 200 microgrammi per litro)

• Benzo(a)pyrene: inferiore a 0,005 microgrammi per litro (il limite è di 0,01)

• Xilene: inferiore a 0,1 microgrammi per litro (quantità irrilevante)

• Toluene: inferiore a 0,1 microgrammi per litro (quantità irrilevante)

Per quanto invece concerne il ruolo del potabilizzatore, si esclude qualsiasi collegamento dato che l’impianto non è in funzione da circa due mesi.

Si esclude inoltre che la causa sia da imputare al serbatoio della frazione di Casemolino che, in ogni caso, prudenzialmente, subito dopo la segnalazione è stato lavato.

Anche volendo ammettere un’eventuale relazione con la rottura dell’adduttrice principale a monte, la stessa non potrebbe esserne stata la causa dato che nelle altre località interessate dalla rottura – e cioè nelle frazioni di Poggio Cono, Valle Canzano, zone alte di Canzano, Santa Lucia, Colle Civetta, Sodere, Feudo Basso, Castelbasso – come noto non sono stati segnalati problemi.

Le analisi sono state eseguite anche nei giorni successivi al 19 maggio sempre con esito negativo.

Ruzzo Reti ricorda, in ogni caso, che l’interruzione dell’erogazione idrica può causare un decadimento della qualità dell’acqua, nel momento stesso della reimmissione, a causa delle potenziali infiltrazioni nella rete di sostanze esterne quando la condotta non è in pressione. Si procede alla pulizia delle condutture proprio per evitare possibili contaminazioni dell’acqua.


13 Giugno 2018

Categoria : Attualità
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