Ora torena di soprassalto di attualità


L’Aquila – Tra gli sconci della non ricostruzione aquilana, il viadotto detto Belvedere a cavallo di strade e palazzi, inagibile da nove anni, torna di soprassalto di attualità. Dopo il caso Genova, naturalmente.
I motivi sono di ordinaria logica. Il manufatto fu danneggiato dal sisma del 2009, ed è tuttora chiuso al traffico: evidentemente lo ritengono pericolante.
Il secondo notivo di preoccupazione è la sua età: più o meno cinquant’anni. Il tempo necessario, si scopre oggi, entro il quale il calcestruzzo si deteriora.
Le analogie con altri casi si fermano qui. Ma le preoccupazioni e gli interrogativi no.
Il viadotto, così com’è da nove anni, è come un incubo che pesa sul quartiere. Un’altra città avrebbe da tempo almeno reso note le proprie intenzioni. L’Aquila sceglie ciò che riesce meglio ai suoi politici di ogni colore, compresi quelli in serpa da poco più di un anno. Tenere la bocca chiusa, seppellire il problema sperando che la gente dimentichi . Del viadotto cosa si farà? Sarà demolito e rifatto da capo? Magari veramente antisismico?
Ormai elencare le incompiute e le bufale aquilane è perdita di tempo. La politica non risponde neppure. Ma stavolta, forse, sarà costretta a farlo.


16 Agosto 2018

Categoria : Attualità
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