Lettere – La politica del cambiamento, per fare cassa, distrugge le piccole aziende agricole


Ofena – Scrive Dino Rossi del Cospa allevatori Abruzzo: “Sempre peggio va avanti l’agricoltura dovuto ai cambiamenti climatici, (non per colpa degli agricoltori), ma soprattutto alle nuove normative e alla globalizzazione dei mercati. Le aziende rimasti in piedi si possono contare sulle dita di una mano in Italia, producono sotto costo, con il gasolio agricolo a prezzi stratosferici, anticrittogamici da non usare più, non per la loro nocività ma per i costi elevatissimi con scarsa efficacia. A contribuire alla distruzione delle aziende agricole ci pensa il nuovo governo servendosi dell’ispettorato del lavoro che ha passato al setaccio tutte le aziende vitivinicole colpendo anche quei piccoli produttori che con un ettaro di terreno cercano di far quadrare il bilancio, nonostante l’annata assai compromessa dalla forte umidità che ha causato molte malattie nei vigneti riducendo fortemente la produzione e alzando i costi di gestione. E ‘consuetudine che nell’abito della vendemmia le persone offrono manodopera in cambio un po’ di uva per la marmellata o per avere il mosto per fare il mosto cotto o semplicemente chi vuole fare il vino si raccoglie l’uva, una sorta di accordo che si raggiunge nella contrattazione. Queste cose all’ispettorato non interessa e passa subito all’azione a scrivere verbali abbastanza pesanti. Alcuni giorni fa, l’ispettorato del lavoro si è presentato in massa ad Ofena in piena vendemmia, superando di gran lunga il numero dei lavoratori intendi alla raccolta delle uve nei mega appezzamenti dei big delle vigne, estendendo il controllo anche nelle piccole aziende come quella dello scrivente.
Quando ho visto tutte quelle persone, pensavo fossero venute a dare una mano, invece si sono presentati come ispettorato del lavoro, inutile fargli capire che si trattava solo di suoi giorni di lavoro e che usufruire dei buoni del lavoro sono costosi e difficoltosi accedere visto che bisogna farne richiesta circa un mese prima con un versamento in anticipo di 600,00€. Purtroppo in agricoltura è difficile stabilire un mese prima quando raccogliere i frutti e soprattutto di quante persone si ha bisogno. Comunque, l’ispettorato del lavoro sguinzagliato dal nuovo governo, quello del cambiamento, pur di fare cassa non ha voluto sentire ragione, ha proceduto a redigere il verbale per quattro persone che erano venute per amicizia e non per la giornata a dare una mano alla raccolta delle uve, per una vendemmia anticipata di venti giorni dovuto agli eventi climatici. Grazie agli intervenuti è saltato più di un anno di sacrificio, visto che l’ammontare del verbale arriva ad una somma di 8.000,00 euro per le quattro persone. Purtroppo, uno che ha venduto noccioline e bibite negli stadi non può capire i sacrifici che si fanno sotto il sole cocente e mi preme dire che in quei palazzi non è entrato mai nessuno che capisca i sacrifici della gente, siamo governati da sempre da personaggi che alla fatica gli hanno sparato a pallettoni.


22 Ottobre 2018

Categoria : Dai Lettori
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.