Esiste o no un centrodestra?


La desolante storia delle candidature regionali del cosiddetto centro destra (che ne esista uno è solo ipotesi virtuale in Abruzzo) la dice lunga. Se i tre partiti che formano una sorta di alleanza (FI, Lega e FdI) non fanno altro da settimane che sbranarsi e spintonarsi per la scelta di un nome, è chiaro a tutti – meno che a loro – che la fiducia degli elettori non possono averla. Come si può confidare in gente che passa tempo ad azzuffarsi per una poltrona di candidato?
Nei comuni in cui questi partiti governano (si fa per dire, pensate a L’Aquila…) le cose non vanno meglio. Anzi, non vanno proprio. Oltre a L’Aquila ci sono Chieti, ma anche Sulmona e in una certa misura Avezzano. A Teramo hanno perso il sindaco, ed ha vinto il PD, pensate un po’. Roba da non credersi. E merito del sindaco, di certo.
Questi ectoplasmi di centrodestra sembrano solo ring di periferia, luoghi di scontro e di rivalità insanabili. Dimostrano che la politica affonda nelle sabbie mobili e schiaffeggia ogni giorno i cittadini.

PENSIERINO РOra che quasi tutto ̬ agli sgoccioli, pensiamo alle stelle, al cosmo, ai sontuosi misteri della natura. La materia oscura ci assedia e ci rende minuscoli. Ma ancora vivi quel tanto che basta per essere curiosi.



09 Dicembre 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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