L’Aquila – Da Fratelli d’Italia riceviamo: ” Episodio allarmante, aggressori siano individuati e denunciati. Gli aquilani valutino bene a chi dare il voto.
Intendo esprimere tutta la solidarietà, mia personale e del circolo aquilano di Fratelli d’Italia, al Sindaco Pierluigi Biondi vilmente aggredito dalla solita sinistra caviale e champagne e all’Istituzione che egli rappresenta, oltre che una ferma condanna per qualsivoglia forma di violenza.
Chi compie atti del genere offende tutti gli aquilani e la nostra Costituzione che garantisce a tutti i cittadini la libertà di espressione e la libertà di camminare liberamente per le strade della nostra città.
Quanto accaduto è gravissimo e lascia senza parole. E’ disarmante il clima di odio e il dilagare della violenza verbale e fisica, che negli ultimi tempi sta prendendo di mira soprattutto esponenti della destra italiana.

PRC : BIONDI, DIMETTITI
Scrive PRC (rifondazione comunista) : !ieri all’arrivo del ministro degli spot, nel corso delle legittime contestazioni , il Sindaco della città dell’Aquila ha aggredito, arrivando quasi alle mani ,un manifestante che legittimamente manifestava contro la venuta in città di un personaggio che è in perenne campagna elettorale e purtroppo la fa con i nostri denari. Si tratta di un gesto inaudito di violenza, che non si addice a chi dovrebbe rappresentare la città tutta, sia gli amici di Salvini che i nemici. Un primo cittadino dovrebbe essere pronto al confronto, è quindi inaccettabile farsi promotore di una gazzarra spintonando un manifestante violentemente e ripetutamente e che solo grazie al senso di responsabilità dei manifestanti ha fatto sì che non degenerasse e assumesse altre dimensioni. Un primo cittadino dovrebbe essere pronto al confronto con i cittadini, tutti, sia che la pensino come lui e sia che la pensino diversamente. Invece Biondi ha assunto il ruolo dello squadrista. Un tale soggetto non è degno di rappresentare la città.
Rifondazione Comunista chiede, pertanto,le dimissioni immediate di un sindaco, Biondi, ritenendo che un provocatore non può ricoprire l’incarico di sindaco di una città, tantomeno della città capoluogo.
Mauro Colaianni Segretario PRC circolo dell’Aquila