Saperne di più – Quel terribile 1703


Il 1703 fu un anno nefasto, di lutti e distruzioni sismiche. Ancora oggi L’Aquila lo ricorda privandosi del Carnevale, che qui è festa esigua e breve.
In gennaio una prima scossa, intorno al settimo Richter, colpì l’area tra Norcia, Amatrice e l’Alto Aterno. Paesi rasi al suolo, morti a migliaia, terrore e fughe.
Il 2 febbraio nuova scossa più a sud, nell’Aquilano, sempre intorno al / Richter (si valuta oggi), con distruzione della città. Ancora migliaia di morti, centinaia tutti insieme : quelli che erano nella chiesa di San Domenico, dalle macerie della quale sgorgava sangue.
Eventi tellurici simili a quelli ripetutisi nei secoli fino al 2016 e 2017. Le scosse durarono ancora mesi e forse anni. Oggi si chiamano sciami sismici.
Racconti e libri parlano di fenomeno precursori molto paurosi, come effusione di miasmi e gas, acque solfuree, boati, piogge incalzanti, fenditure nei terreni. Tutto possibile, o meglio plausibile. Comunque, anno nefasto quel 1703. Non il primo, e neppure l’ultimo, come sappiamo.


01 Febbraio 2019

Categoria : Rubrica
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