Agricoltura, come volevasi dimostrare


Dicembre arriva e l’anno se ne va. Come volevasi dimostrare, per l’agricoltura abruzzese arrivano tempi duri, se non una catastrofe. La Regione non sarà in grado di recuperare tra le sue scartoffie e i suoi orridi meccanismi burocratici inceppati i soldi europei, decine di milioni.
Era quanto temevamo e scrivevamo ad agosto, chiedendo che le burocrazie ritardatarie e melassose lavorassero, se necessario, anche a Ferragosto. Ma temendo il peggio, che si sta regolarmente materializzando. I soldi , se tutto va bene, arriveranno in parte. Sorvoliamo per carità di matria sulla baruffa tra assessore attuale e suo predecessore. Farebbero bene tutti e due a chiedere scusa e rimediare, per quel che si può. Altrimenti, quello in carica si dimetta e quello fuori carica paghi la sua parte di danni. Possibile una cosa simile da noi? No, mai vista. Ma non costa nulla provare a dirla.

PENSIERINO – E’ follia pura e semplice che i soldi europei ci siano, ma manchi agli uffici il tempo per poterli utilizzare. Mesi e mesi infatti non bastano. Esattamente come nel profondo Sud italiano, che tanto disprezziamo, senza accorgerci che ne facciamo parte in pieno.



24 Novembre 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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