Champagne, almeno a Capodanno


In nome di un minimalismo ridicolo e retorico, molti si sbracciano esortando la gente a brindare italiano. Non siamo d’accordo: almeno a Capodanno, chi può e in fondo non ci vuole molto tra sconti e offerte, si conceda per brindare una classica coppa di champagne. A forma di tetta di Venere. Cosa volete che cambi un poco di nettare in un paese sprecone, sfilacciato, fracassone e ormai anche di pessimo gusto? Assaggiando lo champagne, magari qualcuno imparerà che le cose buone esistono ancora…
Molti spumanti sono sicuramente gradevoli (e anche costosi, ma il più modesto champagne è un’altra cosa. Siamo onesti, riconosciamolo ai francesi, e ammettiamo pure che Parigi è un’altra cosa. Con tutti i manifestanti e le bombe lacrimogene. Diamo a Cesare quello che gli appartiene.
Quindi, se volete, cin cin con la coppa e le bollicine, sì quelle vere, che fanno fare il ruttino anche alle signore. Ammesso che ne circoli ancora qualcuna nei locali della movida nostrana.

PENSIERINO – Lasciamo perdere, è fine anno. Auguri Abruzzo: peggio di come è andata, non potrà andare.



28 Dicembre 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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