Mica è obbligatorio


Il Comune dell’Aquila dopo aver farfugliato sull’argomento della cittadinanza onoraria lla Sagre, ha scelto la via meno onorevole: ha smesso di parlarne sperando che tutto cada nel silenzio. Ha sbagliato: ecco la Pezzopane e le donne democratiche suonare la sveglia. Silenzio inspiegabile, dicono.
Invece si spiega. Il Comune non sa come uscirne. Memore delle proprie ispirazioni di destra, non vorrebbe che se ne parlasse troppo. Atteggiamento tra i peggiori, da svicoloni. Se uno è di destra, lo dica e non si finga altra cosa. Mica è obbligatorio conferire cittadinanze qua e là.
Certo, la città dei Nove Martiri, e dei Martiri di Filetto e Onna, dovrebbe aver memoria e rispetto, anche negli atti formali. Non dovrebbe inciampare in certe situazioni davvero imbarazzanti. Comunque, se non vogliono saperne della Segre, semplicemente lo dicano forte e chiaro.

PENSIERINO – In tv molti anni fa intervistammo in studio Giorgio Almirante. Non era facile, allora, e si rischiava anche. Rischiammo. Gli chiedemmo per rompere il ghiaccio in diretta: “Lei è fascista?”. Rispose secco, chiaro e guardandoci i in faccia: “Sì, grazie”. Lo rispettammo come uomo, lui lo capì , andandosene ci disse ancora “grazie” a telecamere spente.



12 Gennaio 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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