^[1]Non tutti i terremoti sono ugualmente temibili. Quelli nell’area di Pozzuoli (oggi 26 uno sciame di decine di scosse anche sensibili) preoccupano più di altri. L’area urbana di Napoli è la più grande d’Italia con oltre 4 milioni di abitanti e densità demografica elevatissima. Nella zona ci sono almeno cinque grandi vulcani oltre a quelli di Ischia. Sono tutti vulcani ritenuti molto pericolosi e c’è un perché.
Sotto il goldo di Napoli, infatti, esiste una enorme bolla magmatica ribollente e inquieta, che spinge il suolo verso l’alto. A Pozzuoli il sollevamento del suolo è anche di metri e dura da sempre. Si chiama bradisismo.
Il magma trova sfogo nei vulcani (principalmente il Vesuvio) e anche nella ben nota solfatara di Pozzuoli, che è semplicemente un vulcano attivo senza cono montuoso. Gli scienziati che monitorano l’area attentamente ritengono che eventi sismici siano più che probabili, sicuri. Nessuno può tuttavia prevederli.
La presenza di tanto magma nel sottosuolo significa anche che il suolo diciamo protettivo è sottile e sensibile elle spinte ipogee.
C’è da vivere come in un incubo, solo pensando al rischio che la zona partenopea corre. Da sempre.