Più guardie che manigoldi


Viviamo in tempi difficili ed è comprensibile che i governanti infilino rosari di sciocchezze, nel tentare di tenere in piedi l’Italia.
Anche perchè non abbiamo certo statisti e politici di statura nei palazzi romani, ma solo improvvisati e sconclusionati al potere. Spesso sconcertanti saltafossi che ne combinano di grossolane.
L’idea, che pare stia rientrando, di mandare allo sbaraglio dei disoccupati e dei titolari di reddito di cittadinanza per calmare i bollori dei crapuloni notturni della mevida è davvero ridicola, tanto sconcertante da porre dubbi sulle menti che l’hanno concepita. L’Italia è il paese delle tante polizia (almeno sei o sette), ovvero tante guardie ma anche tanti manigoldi. Sicuro è che abbiamo più forze dell’ordine noi che qualsiasi paese europeo. Ma anche il mar numero di casi irrisolti in tutti i settori del crimine. Ora ci mancano altri 60.000 personaggi spediti a spiare chi non indossa la mascherina e chi trangugia aperitivi in locali stracolmi di gente brilla o peggio.
Vero, è un’idea che ha fatto ridere fin dalla sua nascita. Ma è nata, come dire che ci hanno provato.

PENSIERINO – Per reprimere gli irregolari della movida, basta mandare in giro quei poliziotti con basco e bastone lungo un metro, a fare multe da tremila euro a chi fa il furbo. Multe da far pagare, mica da chiudere nei cassetti. Severità e rigore forse non piacciono ai politici che cercano consensi, ma funzionano alla grande. Se si hanno attributi per imporle. Qui non si scherza: in ballo è la salute , o non sono bastati 33.000 morti?



26 Maggio 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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