Si sbriciola l’immagine di Pescara musica e lustrini


L’inchiesta giudiziaria a Pescara con arresti e accuse a politici ma non solo, sui concerti e le mazzette, sbriciola l’immagine della città fatta di musica e lustrini, concerti e serate non solo d’estate. In tanti da anni si domandavano come riuscissero a Pescara, a dare tanto svago e spettacolo alla gente. Vistosamente, alla grande. Ora le carte giudiziarie cominciano a fornire spiegazioni e retoscena talvolta da disgusto. Vedremo come andrà a finire, certo la politica e il PD non fanno bella figura.
A offendersi più degli altri sono prima di tutto i pescaresi, poi i turisti e ancora appresso gli abruzzesi. Cioè tutti quelli per anni convinti della bravura adriatica e felici spettatori degli eventi. Che ritenevano puliti, non frutto di percentuali e compiacenze balorde. In Abruzzo nessuno riusciva a dare tanto alla gente, Pescara era brava e dunque viva Pescara.
Ora la doccia fredda. Pescara non era brava, molti sono accusati proprio del contrario. Costoro, se colpevoli, hanno prima di tutto offeso la loro città, che avrebbe meritato di meglio.

PENSIERINO – Un amico che osserva il cielo con il suo telescopio amatoriale giura di aver visto, sere fa, una luce salire verso l’alto invece di precipitare verso il suolo come ogni stella cadente. Era la notte in cui moriva Morricone.



10 Luglio 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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