I giardinieri stanchi e la Capitale


Poichà l’Abruzzo continua ormai da anni a smaltire tonnellate di rifiuti speditici dalla Capitale, e tutti fanno finta di nulla cominciando dai Cinque stelle come la sindaca Raggi, abbiamo il diritto di ficcare il naso nei fatti romani, per capire come la Capitale venga beatamente “sgovrnata”. La città è ridotta alle corde anche per quanto riguarda il verde. E non da poco. Alberi malati, o crollati, aiole e parchi incolti, rifiuti, danni di immagine e di decorso per tutta l’Italia.
Frugando un po’ si scopre che il comune di Roma conta oltre 350 giardinieri, il 40 per cento dei quali è inidoneo al lavoro. Diciamo mal di schiena, reumatismi, stanchezza endemica, raccomandazioni per imboscarsi negli uffici. Più l’assenteismo cronico.
Inidonei a tutto ma non allo stipendio.
E’ questa la capitale che l’Abruzzo aiuta inghiottendo i suoi rifiuti e dando la sua acqua? Non dovrebbe farlo. Dovrebbe indignarsi e sbattere la porta. La capitale è di tutti, è l’Italia agli occhi di tutti.

PENSIERINO – Tagliando il numero dei parlamentari si risparmierebbero oltre 3000.000 euro – dicono – al mese. I soldi per un caffè dicono alcuni esponenti politici negli spot sul prossimo voto. Belle facce di bronco in un paese in cui milioni di pensionati fanno la fame. E preso molti altri non staranno meglio. Facce da schiaffi, più che toste.



01 Settembre 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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