Politici più pericolosi del virus


Da restare a bocca aperta le affermazioni di taluni politici, nei giorni scorsi, secondo i quali la scuola sarebbe un luogo sicuro, mentre ogni rischio risiederebbe nei trasporti degli studenti. Lo dicevano senza pudore mentre il numero dei contagiati nelle scuole saliva.
La politica, qualche giorno dopo, decide di tornare alla didattica a distanza, punto e basta.
Se ne può dedurre senza dubbio che alcuni politici sono più pericolosi del virus e andrebbero tamponanti, nel senso che dovrebbero tampinare le loro bocche con cemento armato.
Se esistesse una pervenzxa di logica, invece della marea di cretineria contagiosa, avrebbero disposto la didattica a distanza, migliorato i collegamenti a distanza, risolto i problemi dove ne esistono. E ne esistono, da molti mesi o da sempre, sotto il naso di tutti.
Guardiamoci dai politici dementi, mettiamoli all’angolo, togliamo loro la parola invece di annoiare la gente in tv. Tutti sapevano che l’epidemia forse si sconfigger – forse – chiudendo il più possibile quello che si può chiudere. Cominciando dalle bocche nocive.

PENSIERINO – La bella anima di Proietti volava verso il Paradiso, mentre le immagini tv dei suoi spettacoli riempivano lo spazio. Proietti stesso poteva vedersi e forse sorridere. Lui si fermerà in Paradiso, supponiamo, a organizzare spettacoli celesti. Le radiazioni elettromagnetiche della tv (avviene davvero) saranno nel cosmo per moltissimi anni. Un applauso ultraterreno.



03 Novembre 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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