Saperne di più – Covid in salita, politica sotto zero


Un giornalista meno grigio di altri ha tentato di sapere da un famoso scienziato italiano di quelli che spadroneggiano ormai in tv, come vive la sua giornata e come si difende dal virus. “Ogni mattina prego la Provvidenza” ha risposto.
Da come vanno le cose, pare sia infatti la sola cosa da fare, sperando che almeno la Provvidenza si ricordi di noi.
Il Codiv, infatti, corre come un treno senza freni verso Cassandra Crossing , mentre la politica (specie italiana) affonda e annaspa ormai alle corde.
Pensate alle scuole: lezioni a distanza, ma nessuno sa come farle. Niente banchi, niente professori. Trasporti sempre al peggio. In altri ambienti, i politici litigano come lavandaie in una stampa romana dell’900: ognuna dava dalle pattuana all’altra e lo erano in effetti tutte. O quasi.
Il governo pare decidere secondo le maggioranze politiche delle regioni. La burocrazia diventa sempre più micidiale. I soldi restano promesse spesso da mesi, e altre promesse si aggiungono. Le risse politiche non hanno mai pausa. Non esistono più coerenze, alleanze, patti, ed è commovente lo sforzo del buon Marttarella per esortare all’unità.
La politica è ottusa e spesso anche tonta. Non capisce che mostrarsi rissosi vuol dire denunciare solo i propri meschine appetiti. Chi più alza la voce ha meno da dire, e mani adunche per ghermire ciò che non merita.


06 Novembre 2020

Categoria : Rubrica
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