Fratture fra istituzioni per i premi e le cittadinanze onorarie


L’Aquila – Seguita a far discutere la decisione di una Commissione del Comune dell’Aquila di non attributire la cittadinanza onoraria a Guido Bertolaso. Sull’argomento è intervenuto anche il comissario per la ricostruzione Gianni Chiodi che ha dichiarato: “È l’ennesima brutta figura a cui siamo costretti dopo quella della contestazione del consiglio comunale nella notte della commemorazione delle vittime”. “Quello che più si evidenzia è che c’è uno iato, palese ed evidente, tra il sentimento della popolazione ed i sentimenti e le decisioni dei loro rappresentanti – ha continuato Chiodi -. Su una cosa di questo genere L’Aquila rischia, dopo quanto successo nel consiglio comunale, di avere una pessima reputazione. E mi dispiace – ha chiarito ancora il commissario delegato – che gli aquilani abbiano questa reputazione, vivo ormai all’Aquila perché a Teramo vado solo a dormire, e so che la stragrande maggioranza non è così. Sono tutti grati per quanto fatto per il terremoto e quindi anche nei confronti di Bertolaso”. Chiodi ha sottolineato ancora che “è una cosa che non riesco a comprendere anche perché è un comportamento autolesionista”. “E se una persona deve avere la cittadinanza onoraria, è proprio Bertolaso. È stata attribuita a personaggi che hanno avuto a che fare con L’Aquila per situazioni meno importanti che non hanno segnato la storia dell’Aquila, come invece avvenuto con il capo della Protezione civile nazionale che si è occupato della emergenza causata da una tragedia epocale”.
ndr: “Si ritiene che, forse, la polemica non nasce a caso. La stessa rischia di distogliere l’attenzione dai veri problemi. Ci saranno tanti anni a disposizione per premiare con maggiore distacco tutti i possibili ed immaginabili uomini della provvidenza. Ricordiamo che ci sono delle indagini in corso da parte della magistratura che potrebbero coinvolgere gran parte degli uomini della provvidenza. Sarebbe il caso che tutti i politici e i commissari delegati vari, nel rispetto della grande tragedia che ha colpito la città dell’Aquila, si concentrassero giorno e notte sui veri problemi che attanagliano la città dopo ben 12 mesi dal sisma e dopo che milioni di euro sono stati stanziati per creare i vari gruppi di lavoro: mancanza di una visione del futuro e del conseguente piano strategico, mancanza di direttive ed idee chiare oltre che coraggiose sul futuro dei palazzi danneggiati del centro, mancanza di idee chiare sull’edificabilità delle varie zone del centro storico, mancanza di trasparenza sulla liquidazione dei vari contributi per i danni economici già previsti dalle precedenti ordinanze, mancanza dell’ordinanza per la ricostruzione delle abitazioni del centro storico, mancanza di riferimenti sui contenuti e sui tempi della zona franca, mancanza di chiare definizioni dei ruoli, delle responsabilità e dei tempi utili per il raggiungimento degli obiettivi da parte dei soggetti di governo della ricostruzione, presenza di una forte burocratizzazione a livello di procedure. Vogliamo andare avanti ancora così e nel frattempo parliamo degli oscar da assegnare? Pensiamo che sia giunto il momento di scoprire le carte e scendere dalla cabina di regia se non si è in grado di portare la città ai blocchi di partenza.”


21 Aprile 2010

Categoria : Politica
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