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“3,32, L’Aquila, gli allarmi inascoltati” libro inchiesta del giornalista Paolo Mastri

24 giugno 2009 @ 18:44 Categoria: Cultura

clip_image0021Pescara – Le Edizioni Tracce e la Fondazione Pescarabruzzo presenteranno, domenica 28 giugno 2009, alle ore 11,30, presso l’Auditorium Carispaq in Via Pescara, a L’Aquila, il libro “3.32 – L’Aquila – gli allarmi inascoltati” di Paolo Mastri (pp. 128 € 12,00); volume inserito nella Collana Orizzonti della Fondazione Pescarabruzzo. Presenterà l’opera Concita De Gregorio (Direttore de L’Unità). Interverranno Stefania Pezzopane (Presidente della Provincia di L’Aquila) e Massimo Cialente (Sindaco del Comune di L’Aquila). Alcuni brani del libro verranno letti da Tiziana Irti e Donato Angelosante.
Sarà presente l’Autore. Il ricavato delle vendite del libro sarà devoluto per la ricostruzione de L’Aquila. È un libro, questo del giornalista Paolo Mastri, di estrema attualità e lucidità nella lettura dei tragici avvenimenti del terremoto in Abruzzo.
Dalla quarta di copertina leggiamo: “… Chissà quanti anni, quante generazioni serviranno perché arrivi una nuova leva di italiani che sappiano scrollarsi di dosso la coltre del silenzio, dell’oggi a me domani a te, della reciproca convenienza come se il Paese fosse solo una gigantesca torta da spartirsi: appalti, subappalti, commesse, indotto pubblico e privato, posti al sole e posti in villa. Chissà se saranno i nostri figli o i nostri nipoti, chissà se riusciremo nel volgere di brevi anni a seminare quel che serve a far germogliare di nuovo la sapienza e il coraggio dei padri e dei nonni, di quelli che hanno fatto grande l’Italia prima che l’egoismo e il criminale calcolo del privato profitto dei nipoti la riducesse in polvere. Chissà se un terremoto come quello che abbiamo patito sulla carne basterà a risvegliarci. Bisogna provare. Bisogna sperare. Bisogna in primo luogo dirsi tutto…
… Non ci sarà redenzione senza verità. Da lì si riparte e si ricostruisce: il lutto porti con sé almeno questo, insieme al dolore la rabbia e il desiderio di giustizia, la speranza che non succeda mai più. È nelle nostre mani, nelle vostre: fare in modo che non succeda mai più. Il libro che avete in mano vi racconta storie di vittime e carnefici…”.
Paolo Mastri, una delle firme di punta del quotidiano romano, specializzato in inchieste e approfondimenti sempre coraggiosi e lucidi, è nato all’Aquila nel 1962. Giornalista professionista, è capo della redazione di Pescara de Il Messaggero. Ha lavorato, per lo stesso giornale, anche nelle redazioni dell’Aquila e di Chieti. Da oltre vent’anni si occupa dei principali fatti della cronaca giudiziaria, economica e politica dell’Abruzzo. Ha firmato inchieste sugli intrecci tra politica e affari e sugli interessi della grande criminalità, dal narcotraffico all’ecobusiness, al riciclaggio di denaro nell’economia pulita. Per le pagine nazionali de Il Messaggero si è occupato dello scontro sindacale per le domeniche in fabbrica alla Fiat di Termoli, delle inchieste Cirio e Parmalat e del duplice delitto di Angelo Izzo, il mostro del Circeo, a Campobasso. Ha collaborato con La Stampa e la Rai. È il suo primo libro.
(Ndr) – Ci auguriamo tutti che ne seguano molti altri: c’è bisogno di verità, di impegno, di coraggio nel giornalismo appiattito e ingrigito degli ultimi anni. Paolo Mastri è un cavallo di razza, e per lui è un dovere esserci ancora.


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