Sanitòpoli, l’ora delle segretarie


Pescara – Due segretarie, dipendenti di Enzo Maria Angelini. Erano loro, dicono le carte, almeno quelle dell’accusa, che confezionavano mazzette di soldi (soldoni: banconote da 500 euro) destinate ai corrotti della politica. Mazzette comparse in fotografia nell’udienza precedente, che secondo Angelini rappresentavano le munificenze corruttorie destinate al presidente Del Turco. Le due segretarie sono attese in udienza, oggi, per testimoniare. Racconteranno, spera l’accusa. C’è molta attesa. Intanto la mattinata è stata consumata ascoltando gli avvocati, che chiedevano la trascrizione di alcune intercettazioni. L’udienza va avanti, in un luglio che sta diventando caldo (non solo sul termometro) come quello di tre anni fa, quando i tintinnii di manette lasciarono a bocca aperta l’Abruzzo e l’Italia: 32 arresti, alcuni ecellenti. In ceppi anche l’uomo più potente dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco, contro il quale da tempo era puntato il dito di Angelini. “Mi hanno spolpato, non ne possono più”. E cominciò Sanitopoli. che ora sfocia nell’aula del tribunale. A bocca aperta l’Abruzzo della malapolitica, a dire la verità, c’era già rimasto molti anni prima, quando furono arrestati Rocco Salini e l’intera giunta regionale.


06 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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