L’Aquila – (di G.Col.) – (Foto: taglio di nastro alla funivia del Gran Sasso, ma avevano fatto i conti… l’oste chiamato neve) – Una giornata dedicata al Sole, al cielo sereno, alle passeggiate magari anche in montagna, laddove di questi tempi dovrebbe essere tutto bianco, e invece è tutt’altro. L’8 dicembre se n’è andato in gite, camminate, pigre soste al Sole. E pensare che una volta la data della Concezione era quella che portava le aperture ufficiali in tutte le località di montagna: si “spiccavano” gli sci dal chiodo. E si inaugurava l’abbonamento alle sciate.
Tutto è pronto in Abruzzo per la stagione bianca, meno la neve. Non ne è arrivato un fiocco: solo lievi spolverate come di zucchero sul pandoro ad oltre 2500 metri, versante adriatico. E la stagione non è partita. Serve a poco consolarsi riguardando qualche cronaca d’archivio e qualche dato meteorologico, dai quali risultata che nell’inverno 1989-1990 non ci furono nevicate, nè d’autunno nè d’inverno. Una stagione saltata a piedi pari, una rovina economica per l’apparato turistico. E anche il crollo del muro di Berlino, se vi piace il dato storico…
Per il momento, in questo 2011 piuttosto agitato e strangolato dalla crisi economica globale, diciamo che l’autunno possiamo metterlo in archivio. Scrutando le previsioni meteo di una mezza dozzina di servizi, incluso l’aquilano Cetemps, leggiamo che non solo almeno fino al 12-13 non si prevede neve, ma neppure freddo. Solo qua e là qualche pioggia. Le previsoni meteo non sono una certezza, lo sappiamo tutti, specie al di là di due o tre giorni. Possono cambiare repentinamente anche nel breve volgere di alcune ore, ma è anche vero che la neve manca in tutta Europa, che non se ne parla in Canada e che a Mosca, giorni fa, c’era un grado sotto zero di minima, mentre a L’Aquila se ne registravano ben 3.
Comunque, pronti a darsi da fare sono tutti nelle venti stazioni bianche abruzzesi, Roccaraso in testa. Persino il semideceduto Gran Sasso aquilano si è messo al nastro di partenza: funivia ok, albergo di Campo Imperatore restaurato. Manca un gestore, ma arriverà. Gli albergatori di Fonte Cerreto (anche quella rimessa a posto e curata) sono ottimisti. Sperano, ci contano sulla neve. Qualcuno porta la buona novella: una previsione meteo dice che nevicherà fra qualche giorno. Nel frattempo, c’è modo di addobbare alberi e rimpinguare le dipense. Il panettone non deve mancare, il torrone al cioccolato neppure. Altrimenti che Natale sarebbe sul Gran Sasso aquilano?